Maltempo Calabria, sindaco Rossano: “Danni ingenti. Governo mi aiuti o non ricostruirò la città”

calabriaRoma, 13 agosto 2015 – “I danni sono ingenti, dobbiamo fare un resoconto perché qui ho assolutamente bisogno del contributo del Governo. Il Governo mi deve stare vicino perché altrimenti è una città che non riuscirò a ricostruire facilmente”. Così il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, ai microfoni di inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, ha lanciato un appello al premier Matteo Renzi in merito alla violenta alluvione che ha devastato la fascia Jonica cosentina.
“La situazione è sotto controllo – ha spiegato il sindaco di Rossano – grazie a Dio non ci sono state vittime e non ci sono stati feriti. E’ già partita la macchina per alleviare le problematiche della gente, ci sono i militari che stanno spalando il fango ed è operativa anche la Protezione Civile. E’ una macchina che funziona a 360 gradi”.
“E’ una città turistica – ha aggiunto il sindaco – e questa alluvione è capitata nel momento clou dove Rossano è raddoppiata come popolazione, quindi logicamente i problemi sono cresciuti. Una cosa è avere 40 mila abitanti, un’altra è averne 70 mila da gestire. Sono assistito da tutte le Forze dell’Ordine, i soccorsi li abbiamo dati in tempo ed è scattata una macchina organizzata”.
“Il Governo deve anche chiarire – ha sottolineato il sindaco – chi deve fare la manutenzione di questi fiumi perché la Regione scarica alle Province, le Province scaricano alle Regioni e alla fine i fiumi rimangono non manutentati e non puliti. Questo non è il caso nostro perché il fiume era pulito e manutentato però forse andava sorvegliato perché una volta rotto l’argine il deflusso delle acque è arrivato alle abitazioni. La Regione Calabria mi è vicina ma ho bisogno di sentirmi con il Governo perché penso che sia il solo in questo momento che possa togliermi da questo impasse”.
“Ci sono 500 sfollati – ha concluso il sindaco di Rossano – e la maggior parte fanno parte di strutture ricettive che sono state evacuate. La maggior parte erano turisti che villeggiavano nella nostra citta”.

Intervista di Gabriele Arlati