Giubileo, Gabrielli: “Livello 4 allerta non per tutto l’Anno Santo”

Il Prefetto di Roma in esclusiva ai microfoni di inBlu Radio

Giubileo, Gabrielli: “Livello 4 allerta non per tutto l’Anno Santo”

GabrielliPrefetto Roma: “C’è cornice minaccia ma no allarmi specifici”

Roma, 17 dicembre 2015 – Il livello 4 d’allerta “non rimarrà” per tutto il Giubileo. Lo ha detto il Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, sottolineando che nelle fasi successive all’8 dicembre “abbiamo modulato, a secondo dell’importanza degli appuntamenti, livelli sicuramenti inferiori d’allerta. La cornice di sicurezza resta però a livelli importanti”.
“Le misure di sicurezza – ha aggiunto Gabrielli – sono un elemento di rassicurazione perché la gente si sente rinfrancata dai controlli. Ma è indubbio che gli attacchi terroristici in Francia abbiano prodotto una legittima e comprensibile paura”.
“I controlli – ha ribadito Gabrielli – sono primariamente nell’interesse di chi partecipa agli eventi. L’8 dicembre ho ascoltato diverse interviste ai pellegrini che vivevano il controllo come una condizione di sicurezza. Avere la certezza di essere controllati non è un fastidio per la persona controllata ma un ritorno di sicurezza percepita importante”.
“C’è una cornice di minaccia – ha concluso il Prefetto – ma non ci sono allarmi specifici per la Capitale e la Santa Sede. Ovviamente l’allarme specifico è un indicatore ma ce ne sono anche altri che non possiamo sottovalutare”.

intervista di Marino Galdiero:

 

Nomadi, Gabrielli: “Campi Rom sono ingovernabili e fuori controllo”
Prefetto Roma: “A lavoro con Tronca per ripristinare controlli. Gente è esasperata”

Roma, 17 dicembre 2015 – “Il tema dei roghi tossici lo vivo come una sconfitta perché non riusciamo a gestirli nella dovuta maniera. Sono il frutto di questi insediamenti Rom ormai fuori controllo. Fino a due anni e mezzo fa i campi autorizzati erano presidiati, poi sono venuti meno i fondi, il Comune di Roma li ha lasciati a loro stessi e sono diventati dei luoghi assolutamente ingovernati e ingovernabili”. Lo ha detto il Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane.
“Il tema dei campi Rom – ha aggiunto Gabrielli – è vissuto dalla cittadinanza con  estremo disagio, spesso non per un atteggiamento razzista o prevenuto ma per il comportamento di queste persone”.
“Ora, grazie all’impegno del commissario Tronca, – ha proseguito Gabrielli – stiamo cercando di ripristinare almeno i controlli nei campi più grandi. I cittadini sono legittimamente esasperati da questi roghi e fumi che sono legati ai cumuli d’immondizia e alla lavorazione dei metalli che potrebbe essere un elemento identitario di queste comunità e che invece si traduce in effetti nocivi. In questo periodo si aggiunge inoltre il tema del riscaldamento derivante spesso da stufe in cui si brucia ogni genere di materiale producendo emissioni tossiche”.

Roma, Gabrielli: “Con Tronca nessuna competizione o problemi coabitazione”

Roma, 17 dicembre 2015 – “Con il commissario Tronca non c’è alcuna difficoltà di coabitazione. Abbiamo due ambiti ben definiti. In una città complicata come Roma si deve lavorare insieme per risolvere i problemi. Non esiste competizione”. Lo ha detto il Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, manifestando il proprio “fastidio” per le continue voci di contrasto con il commissario Francesco Paolo Tronca, il prefetto chiamato a traghettare Roma attraverso il Giubileo fino alle elezioni di Primavera.

Roma, Gabrielli: “Trasporti prima emergenza della Capitale”
Prefetto Roma: “Strumenti e poteri ordinari non bastano”

Roma, 17 dicembre 2015 – “Il tema dei trasporti è l’emergenza delle emergenze della Capitale”. Lo ha detto il Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, sottolineando che “le problematiche non possono essere affrontate con strumenti, risorse e poteri ordinari”.
Questa è una città, ha proseguito Gabrielli, in cui “una delle partecipate più importanti come Atac ha un debito abnorme e la vicenda della gara per l’acquisto di 700 autobus è andata completamente deserta perché le banche non si fidano più. Per non parlare poi della vicenda della linea C della Metro con un buco presunto di 200 milioni di euro, della condizione delle strade e le forme di corruzione e malcostume”. “Questo – ha concluso Gabrielli – non può essere il quadro della Capitale del Paese, una delle città più belle e importanti del mondo. Tutto questo dovrebbe interrogarci in maniera importante”.