Ue, card. Bagnasco:  “Deve fare esame coscienza sul suo cammino”

Il presidente Cei a inBlu Radio: “Cittadini sentono cammino Ue imposto dall’alto”

Il card. Bagnasco presiede la messa per l'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico ligureRoma, 14 settembre 2016 – “L’Europa deve pensare più a se stessa cioè al cammino e all’impianto che si è data perché se ci sono queste reazioni da parte di alcuni Stati membri, da valutare con calma, rispetto e serietà, evidentemente il cammino dell’Ue deve fare qualche esame di coscienza” e chiedersi “se è un cammino impostato bene oppure se è troppo sbilanciato, pesante, o come viene sentito da alcuni Stati e cittadini come arrogante”. Lo ha detto il presidente della Cei, il card. Angelo Bagnasco, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, commentando le parole del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker sulla crisi esistenziale dell’Unione europea.
“L’Europa – ha aggiunto il card. Bagnasco – deve tornare a far innamorare i cittadini europei perché se sentono che il cammino è imposto dall’alto senza rispetto delle singole identità forse qualche elemento di interrogazione e verifica l’Europa deve compierlo”.