Il territorio parla – Prato, morta sul lavoro: sciopero sindacati; Udine, lavoro disabili: 50% posti in meno in un anno; Brescia: volontariato in rete per nuovi poveri

5 maggio 2021

Il primo collegamento de Il territorio parla, condotto da Federica Margaritora, dal lunedì al venerdì alle 16.20, è con Giovanni Ciappelli, Radio Toscana. Pochi giorni dopo la Festa del Lavoro del Primo maggio si torna a fare i conti con un nuovo dramma sul lavoro: la morte in un’azienda tessile di Montemurlo (Prato) di una giovane operaia, Luana D’Orazio, 22 anni, rimasta intrappolata in un macchinario. Il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, spiegano i sindacati che hanno annunciato uno sciopero generale a Prato per venerdì, deve rimanere al massimo livello di attenzione. Le parole di Roberto Pistonina, segretario Cisl Firenze-Prato. Parlando di ambiente, in Toscana verranno piantati 245mila alberi per contrastare l’effetto serra. L’iniziativa arriva dalla società Scapigliato, che gestisce un impianto di smaltimento rifiuti a Rosignano sulla costa livornese, ed è intitolata “La fabbrica del futuro”. Le dichiarazioni di Alessandro Giari, amministratore delegato di Scapigliato srl.

Il secondo collegamento è con Alvise Renier, Radio Spazio 103 Udine. Manca il lavoro per le persone disabili (50% di posti in meno, mancato rispetto delle quote obbligatorie nelle aziende pubbliche). Nell’ultimo anno in regione le offerte di lavoro per i disabili si sono dimezzate e molto dipende dall’inadempienza del settore pubblico, che non rispetta le quote d’obbligo previste dalla legge: soltanto l’Azienda sanitaria di Trieste e Gorizia dovrebbe assumere 150 lavoratori disabili. Inoltre in Fvg non è mai stata applicata la legge del 2015 che prevede la nomina in tutte le aziende pubbliche con più di 200 dipendenti di un responsabile dei processi di inserimento delle persone disabili. Le parole di Mario Brancati, presidente della Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie. La Consulta si è attivata per arginare il problema, stringendo accordi con i singoli enti pubblici e prevedendo un piano per arginare la perdita di posti di lavoro che si prevede dal 30 giugno con lo sblocco dei licenziamenti. I dati appena arrivati del primo trimestre 2021 dicono che l’occupazione dei lavoratori con disabilità è in leggere aumento e il merito sarebbe delle piccole e medie imprese, quelle con meno di 15 dipendenti, che pur non avendo alcun obbligo di legge stanno assumendo questa tipologia di lavoratori.

Il terzo collegamento è con Stefania Brunelli, Radio ECZ Brescia. La pandemia costringe nel bisogno centinaia di famiglie bresciane. Sono i nuovi poveri. Decine le associazioni che da mesi lavorano per offrire sostegno e cibo a chi ne ha bisogno cercando di combattere gli sprechi. Grande l’impegno delle realtà di volontariato (numerosissime) che operano sul territorio bresciano e che da oltre un anno stanno moltiplicando i propri sforzi per cercare di rispondere alle necessità delle tante famiglie che la pandemia per una ragione o per l’altra costringe nel bisogno. Le parole di Luciano Dabellani presidente del” Gruppo 29 maggio. A Brescia la Caritas diocesana ed il suo magazzino ”Ottavo giorno”, che quotidianamente distribuisce ai vari gruppi parrocchiali del territorio ciò di cui le comunità hanno più bisogno, ha deciso di fare rete con altre grandi realtà di volontariato locali (Maremosso, Cauto, Gruppo 29 maggio e tante altre). Consapevole dell’importanza del lavoro di queste associazioni nel dare nuova vita alle eccedenze, soprattutto in questo delicatissimo momento, Regione Lombardia nei mesi scorsi ha deciso di stanziare un milione di euro agli enti non-profit che devono acquistare attrezzature utili alla distribuzione dei prodotti alimentari invenduti. Ora è pronto il decreto con i criteri per l’assegnazione, quindi devono solo essere presentate le domande da parte delle realtà associative entro maggio.