Paolo Prato intervista Ambrogio Sparagna. A TEMPO DI MUSICA sabato 16 gennaio ore 21

Ambrogio-sparagna-e-francesco-de-gregoriGiunto alla XXIII edizione, questo fine settimana è in programma a Maranola e Formia (Latina) il Festival della Zampogna, che vedrà come ogni anno l’assegnazione di un Premio Speciale La Zampogna a un protagonista della musica italiana ed internazionale che con il suo lavoro, passione e pratica artistica, abbia dato un contributo originale al mondo degli strumenti tradizionali e dei musicisti popolari (negli anni scorsi Hevia, la Nuova Compagnia di Canto Popolare, Nino D’Angelo, Simone Cristicchi e altri).

Ospite speciale e premiato di questa edizione è Francesco De Gregori a cui si deve il merito di l’aver reinterpretato e fatto proprio il repertorio e le sonorità della musica tradizionale. Organetti tamburelli, ciaramelle, scacciapensieri e per l’appunto zampogne sono entrati in alcuni suoi brani dandogli una sonorità allo stesso tempo antica e nuova.  Il premio è uno strumento speciale: una zampogna tradizionale degli Aurunci costruita dal liutaio Marco Tomassi. Chissà se un giorno la sentiremo risuonare in un suo concerto.

Di lunga data è anche la collaborazione di De Gregori con Ambrogio Sparagna e i musicisti dell’Orchestra Popolare Italiana ad alcuni progetti speciali. Proprio Sparagna, originario di Maranola e assoluto protagonista della nuova musica legata alla tradizione ci parla del festival .- sua creatura – e degli ospiti di quest’anno, dai pugliesi Kalascima (autori di Psychedelic Trance Tarantella), al duo formato da Claudio Cavallo e Anna Cinzia Villani per finire con il laboratorio di costruzione  dedicato al nay, il flauto arabo di canna, svolto da uno dei più rinomati costruttori dell’area maghrebina.