Famiglia, card. Schonborn: “Aspettiamo con gioia e fiducia Esortazione Papa”

William Henry KEELER e  Bernard Francis  LAWAmoris Laetitia, questo il titolo dell’Esortazione Apostolica post-sinodale di Papa Francesco sull’amore della famiglia. La presentazione è prevista per venerdì 8 aprile. Interverranno il cardinal Lorenzo Baldisseri, Segretario generale del Sinodo dei vescovo; e il cardinal Christoph Schonborn, arcivescovo di Vienna, a quest’ultimo Marino Galdiero ha chiesto quali sono le sue aspettative sul documento, ma anche della situazione dei cristiani in Iraq che il porporato ha recentemente visitato. Il cardinal si sofferma inoltre nell’intervista a valutare il Giubileo della Misericordia.

“Le nostre aspettative sul documento post sinodale – ha detto il card. Schonborn – sono buone. Aspettiamo con gioia e fiducia il documento. Presto verrà pubblicato”. Il tema dei divorziati risposati “non è l’unica questione. Il discorso è molto più ampio. Il dovere dei pastori è aiutare chi è in difficoltà”.

La situazione dei cristiani in Iraq è “drammatica da tanti punti di vista. Il primo dramma è che in tanti hanno dovuto lasciare tutto, partiti senza niente. La provincia autonoma del Kurdistan ha accolto questi profughi con una disponibilità sorprendente e bella. A questo si è aggiunto l’aiuto internazionale, in prima linea quello cattolico, che ha permesso di creare campi con i container. Un grande contributo è arrivato dalla Conferenza episcopale italiana e da altri organismi come la Caritas. Adesso sono sistemati in questi villaggi ma in grande precarietà. La grande questione è il futuro. Ora che è cominciata la grande battaglia di Mosul e la Piana di Ninive sembra che ci sia finalmente la volontà degli Usa e Russia di mettere fine allo Stato islamico che ha provocato danni e sofferenza. Ma il grande interrogativo è cosa accade una volta sconfitto il Daesh ? C’è l’emorragia costante delle famiglie che vanno a ritrovare all’estero gli altri familiari. Il futuro è in pericolo ma c’è la grande volontà di far rimanere i cristiani in quelle terre”.