Spagna sotto attacco dell’Isis. Due attentati in Catalogna. Ieri a Barcellona un furgone si è lanciato sulla folla sulle Ramblas: 13 morti, un centinaio di feriti. Forse anche un italiano tra le vittime. In fuga l’assalitore. Stamani la strada è stata riaperta. Ma nella notte a Cambrilis la polizia ha sventato un altro attacco della stessa matrice: 5 i presunti terroristi uccisi, diverse le persone ferite. Cordoglio da tutto il mondo per gli attentati in Spagna. Papa Francesco prega per le vittime e i familiari. La condanna dell’America con il presidente Trump che chiede al mondo di stare unito. In un tweet il premier Gentiloni esprime alla Spagna la vicinanza dell’Italia. Al premier Raoj, che parla di attentato selvaggio, messaggi da tutti i leader europei. Intanto per oggi il ministro dell’Interno Minniti ha convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto sulla situazione e per decidere se innalzare ulteriormente le misure di sicurezza sul territorio. Sulla matrice dell’attacco e sulle strategie messe in atto dall’Isis per colpire l’Occidente, ma anche sui rischi per l’Italia sentiamo Jean Pierre Darnis, direttore Programmi e sicurezza dell’Istituto affari internazionali, al microfono di Pierachille Dolfini
Sugli attentati in Spagna Pierachille Dolfini ha chiesto una riflessione al giornalista Giampiero Gramaglia, già direttore dell’agenzia Ansa e oggi consigliere per la comunicazione dell’Istituto affari internazionali