Resa Tavecchio, Gravina (Lega Pro) ad InBlu: “Io presidente Figc ? No. Serve rilancio”

Il presidente della Lega Pro a InBlu Radio: “Esclusione dal Mondiale una lacerazione. Basta tensioni con il Coni”

 

Roma, 21 novembre 2017. “Io presidente Figc ? No, parlo da presidente di Lega Pro”. Così il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, dopo le dimissioni di Carlo Tavecchio ha respinto per il momento le voci di un suo possibile approdo alla guida della Figc.

“Quello che serve al calcio italiano – ha aggiunto Gravina – è un atto di grande responsabilità e indivudare in brevissimo tempo individuare una piattaforma programmatica che sia frutto di un consenso generale che tuteli soprattutto gli interessi del mondo del calcio”.

“L’esclusione dal mondiale – ha sottolineato Gravina – è stata una lacerazione fortissima che abbiamo abbinato alla grande amarezza della bellissima serata di spettacolo che hanno dimostrato i tifosi di San Siro. Sono stati sette giorni di lacerazioni ricchi di grande sofferenza. Sono un realista e cerco sempre di guardare avanti. Bisogna prendere spunto da questa grande negatività per trasformarla in una grande opportunità di riforma generale del calcio italiano. Dobbiamo prendere spunto per alzare l’asticella dell’entusiasmo del popolo italiano per far sì che la nostra capacità di reagire in questo momento di grande difficoltà ci porti a realizzare un progetto di rilancio del calcio italiano che sia innovativo e all’avanguardia”.

“Non possiamo prescindere dal Coni – ha concluso Gravina – è la massima istituzione dello sport italiano. Dobbiamo ricostruire le condizioni ideali di un ambiente che deve abbandonare le tensioni che sono state generate negli ultimi tempi”.