Infrastrutture, Delrio a InBlu Radio: “Conte non ha studiato dossier. Pronti subito 130 mld”

PIAZZA INBLU

Capogruppo alla Camera e ministro uscente a InBlu Radio: “In tre anni aumentati investimenti fino a 300 miliardi di euro. Se propongono salario minimo lo voto convinto. Finalmente cambio di passo nel Pd, siamo tornati a dialogare”

intervista di Chiara Placenti:

Roma 8 giugno 2018. “Si è capito chiaramente che il presidente Conte non aveva ancora in mano il dossier delle infrastrutture. Non ha detto e non sa che c’è già un piano di oltre 130 miliardi di euro già finanziato che deve essere semplicemente realizzato”. Lo ha detto il capogruppo alla Camera del Pd e ministro uscente delle Infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei.
“Come sanno tutte le persone di buon senso – ha aggiunto Delrio – quando qualcuno arriva al governo di solito cerca di tenere ciò che di buono è stato fatto poi magari ci mette anche qualcosa di nuovo. Conte però almeno dica cosa intende fare con questi 130 miliardi. Quelle opere sono state già selezionate e rappresentano un’occasione di sviluppo: c’è l’Alta velocità per il Sud, i valichi alpini che connettono i nostri porti con tutta Europa, i corridoi internazionali come la Torino-Lione. Non sappiamo ancora nulla di tutto questo. Viene annunciato uno studio di costi-benefici che però è stato già fatto da me e i miei predecessori. Ho dato al ministro Toninelli tutti gli elementi per poter fornire a breve tutte le risposte”.
“L’Italia – ha sottolineato Delrio – non si può permette di aspettare il ‘treno’ della ripresa economica. Non bisogna aspettare, bisogna essere veloci perchè c’è il rischio che ci portino via i finanziamenti europei come avverrà per il tunnel della Torino-Lione se non si deciderà alla svelta. In questi tre anni gli investimenti in Italia sono sempre cresciuti fino a raggiungere la cifra record di 300 miliardi di euro, dai 274 miliardi del 2014. Siamo riusciti ad aumentare piano piano gli investimenti. Ricordo che sulle infrastrutture non si parte da zero: la valutazione dell’impatto ambientale è già prevista, non c’è bisogno di farla di nuovo. Il Paese cresce solo se si fanno le scelte giuste”.
“Opposizione responsabile ? Facciamo politica per servire la comunità – ha proseguito Delrio – E tutto ciò che farà del bene alla comunità troverà il nostro interesse. Pur rispettando le idee degli altri credo che l’Italia abbia bisogno non di sussidi ma di lavoro. Quindi tutte le misure che daranno più dignità, qualità e quantità, come ha detto la Cei, al lavoro noi le appoggeremo. Se propongono il salario minimo lo voterò in modo convinto. Non mi interessa far polemica con il premier Conte. Crediamo che la povertà si possa sradicare in un anno con il Rei (reddito d’inclusione) che sta già proteggendo 2 milioni di poveri. Se il governo si mette a lavorare sul reddito di cittadinanza ci impiegherà un anno a farlo, un anno e mezzo a fare i decreti attuativi e nel frattempo 5 milioni di poveri italiani perderanno questa occasione”.
“Nelle ultime settimane – ha concluso Delrio – ho visto un cambio di passo dei dirigenti del Pd. Finalmente si ricomincia a parlare tra di noi senza cercare divisioni. Poi dobbiamo fare una grande riflessione e rimettere in campo una serie di proposte nuove. Il Pd deve ripartire dalla critica al sistema di sviluppo attuale per proporre alla gente un nuovo modello di sviluppo che dia centralità al lavoro e all’ armonia delle comunità con l’ambiente. Abbiamo tempo per riflettere ma bisogna stare uniti”.