Papa alla Pontificia Accademia della vita: “Proteggere la vita del concepito ma anche i poveri dalla miseria”

INBLU NOTIZIE

25 giugno 2018. “Narciso ama sé stesso e ignora il bene degli altri, è ingenuo e non se ne rende neppure conto. Intanto, però, diffonde un virus spirituale assai contagioso, che ci condanna a diventare uomini-specchio e donne-specchio, che vedono soltanto sé stessi e niente altro” Il Papa cita il personaggio della mitologia antica che è cieco alla vita come dono ricevuto e da mettere in circolazione. Quando consegniamo i bambini alla privazione, i poveri alla fame, i perseguitato alla guerra, i vecchi all’abbandono, non facciamo il lavoro sporco della morte? Si chiede Francesco. Per questo la bioetica deve avere una visione globale, che tiene insieme la vita nascente, il concepito, la crescita umana, i migranti, gli anziani. Ma anche al nostro rapporto con la natura e alla nostra destinazione ultima. Il servizio di Marino Galdiero