intervista di Chiara Placenti:
Legittima difesa, Anm: “Si rischia di legittimare anche l’omicidio”
Il presidente Francesco Minisci a InBlu Radio: “Sono state fatte distorsioni inammissibili”
Roma, 19 luglio 2018. “Se interveniamo sulla legittima difesa nei termini di cui stiamo leggendo in questi giorni rischiamo di legittimare i reati più gravi persino l’omicidio”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati, Francesco Minisci, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio della Cei, in merito alla riforma sulla legittima difesa.
“La legge – ha ricordato Minisci – regolamenta già in maniera adeguata tutte le ipotesi di legittima difesa. Nel 2006 sono stati già attuati alcuni interventi di modifica prevedendo ipotesi particolari nel caso di legittima difesa all’interno del domicilio. Non vediamo quali possano essere gli ulteriori interventi. In questi giorni abbiamo sentito dire che si vuole eliminare il principio di proporzionalità. Questo però è un principio cardine dal quale non possiamo prescindere”.
“Ho letto diversi disegni di legge – ha concluso Minisci – tra questi è previsto che un soggetto che torna a casa la sera può sparare ad una persona che vede arrampicarsi sul proprio balcone. In questo caso sarebbe prevista la legittima difesa, questa è una distorsione inammissibile”.
Borsellino, Anm: “Non lasceremo disperdere suo inestimabile patrimonio”
Il presidente Francesco Minisci a InBlu Radio: “La memoria è il nostro patrimonio. Oggi a Palermo per dimostrare la compattezza dello Stato contro la mafia”
Roma, 19 luglio 2018. “Il ‘patrimonio’ inestimabile che ci ha lasciato Paolo Borsellino non lo lasceremo disperdere. Oggi è un onore e un privilegio indossare la stessa toga di Borsellino e poter dire sono un suo collega”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati, Francesco Minisci, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio della Cei, nel ventiseiesimo anniversario dell’omicidio del giudice Paolo Borsellino e degli uomini della scorta.
“Ieri e oggi l’Anm – ha aggiunto Minisci – è a Palermo. E’ la prima volta che il ‘parlamentino’ dei magistrati si reca a Palermo per una commemorazione così importante. La memoria è il nostro patrimonio. Oggi siamo a Palermo anche per testimoniare la vicinanza ai nostri colleghi palermitani e per dimostrare la compattezza dello Stato, che ci deve sempre essere, contro ogni forma di illegalità e mafia”.
“La mafia nel tempo – ha proseguito Minisci – ha cambiato veste. È meno violenta ma più pervasiva e subdola perché attraverso i capitali che ha accumulato nel tempo è riuscita a inquinare il mercato economico non solo nelle terre d’origine ma in tutto il territorio nazionale. Dobbiamo colpire i patrimoni ed essere efficaci”.