Bongiorno: su legittima difesa troppo lassismo. ‘Codice rosso’ tutela donne

intervista a PIAZZA INBLU

intervista di Chiara Placenti:

Legittima difesa, Bongiorno: “In Italia troppo lassismo. Nuova legge nel 2019”
Il ministro per la Pubblica amministrazione a InBlu Radio: “Bisogna tutelare l’aggredito e non l’aggressore”

Roma, 29 novembre 2018. “In Italia fino adesso c’è stato troppo lassismo nei confronti degli aggressori e di chi entra nelle nostre case”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, in merito alla norma sulla legittima difesa tornata di attualità dopo il caso del gommista di Arezzo che dopo 38 furti in azienda ha sparato e ucciso un ladro.
“C’è stata la tendenza – ha aggiunto la Bongiorno – ad essere sempre attenti al tema della difesa. Sono contrarissima all’attuale legge sulla legittima difesa perché pretende che il soggetto aggredito debba fare una sorta d’indagine prima di poter reagire, cioè deve vedere se c’è un imminente pericolo. Quindi di notte una persona che sente dei passi in casa dovrebbe scrutare tutte le stanze e capire in che posizione sia l’aggressore. Questo è impensabile. È chiaro che tutto questo porta alcune persone a pensare che in Italia ci sia terreno fertile per rubare e fare rapine”.
“Credo sia necessario – ha sottolineato la Bongiorno – creare una legge chiara in cui tutelare l’aggredito e non l’aggressore. Con questa misura diamo anche un messaggio chiaro a tutti coloro che pensano di venire in Italia indisturbati, entrare in casa altrui e compiere 38 furti come è accaduto ad Arezzo. Il principio è che sbaglia chi entra nella casa altrui. Chiunque dunque entra in casa di altri per rubare, violentare e uccidere deve accettare le conseguenze. Spero nei primi mesi del 2019 che questa nuova norma possa diventare legge”.

Violenza donne, Bongiorno: “Con ‘codice rosso’ donne possono denunciare senza essere ignorate”
Il ministro per la Pubblica amministrazione a InBlu Radio: “Misura senza colore politico”

Roma, 29 novembre 2018. “Alle donne dico di tenere conto che appena questa legge farà il suo passaggio parlamentare, e spero in pochi mesi, ci sarà per tutte la possibilità di avere una risposta immediata. Possono dunque denunciare sapendo che saranno ascoltate e non ignorate. Abbiamo fatto un passo avanti”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, commentando l’approvazione del ‘codice rosso’ da parte del Consiglio dei ministri, una una corsia preferenziale per le denunce e indagini più rapide sui casi di violenza alle donne. Il ddl porta le firme dei ministri della Giustizia Alfonso Bonafede e della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno.
“Il ‘codice rosso’ – ha spiegato la Bongiorno – è una misura che non ha colore politico. Non voglio nessuna celebrazione politica. Utilizzerò tutti i mezzi a mia disposizione per dire che stiamo introducendo una norma che permette alle donne finalmente di avere un aiuto immediato. Dal momento in cui ci sarà l’iscrizione del soggetto denunciato nel registro delle notizie di reato passeranno solo tre giorni e questa persona dovrà essere ascoltata da un pubblico ministero che prenderà in carico la vicenda. Attualmente invece queste denunce rimangono seppellite sotto intere montagne di pratiche e carte. Questo strumento permetterà alle donne che hanno il coraggio di denunciare di non essere lasciate sole nel momento più drammatico cioè subito dopo la denuncia”.