21 febbraio 2019. Mentre le forze curde si preparano all’assalto finale contro gli irriducibili dello Stato islamico asserragliati nella piana di Baghuz, fra il fiume Eufrate e il confine con l’Iraq, i miliziani bloccano l’esodo dei civili dall’area. Intanto, nei campi allestiti dalle forze arabo-curde per la popolazione in fuga, si contano anche 2500 bambini, di cui 38 non accompagnati, le cui famiglie hanno legami veri o presunti con lo Stato islamico. L’appello di Save the children affinché i 30 Paesi di provenienza dei genitori si facciano carico del loro rimpatrio e di un programma di riabilitazione, anche psicologica. Il colloquio con Michele Prosperi, portavoce di Stc (intervista di Federica Zoja)