Pd, Cacciari: “Se non si vota Zingaretti meglio ritirarsi da elezioni europee”

INBLU NOTIZIE

Il filosofo a InBlu Radio: “Se Partito democratico si vuole suicidare deve dare continuità alla gestione Renzi. Nella Lega c’è un gruppo dirigente apprezzabile”
 

intervista di Chiara Placenti:

Roma, 1 marzo 2019. “Invito tutti ad andare domenica a votare per Zingaretti. Ci sono alcuni momenti in cui occorre prendere parte in modo esplicito senza troppe diplomazie”. Lo ha detto il filosofo ed ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, in merito alle primarie del Pd e le elezioni europee.
“C’è il rischio – ha proseguito Cacciari – che uno dei tre non arrivi al 50% e in Assemblea succederebbe il caos. A quel punto il Partito democratico può anche fare a meno di andare alle elezioni Europee. È meglio che si ritiri e aspetti tempi migliori invece di prendere meno del 10%”.
“La follia di queste primarie – ha sottolineato Cacciari – è che il Partito democratico in questa situazione si trova ad eleggere il segretario e il gruppo dirigente a un mese dalle elezioni Europee. Avrebbero dovuto farle a settembre. Sembra che lo facciano apposta a farsi del male”.
“Non ho capito per quale motivo Giachetti – ha aggiunto Cacciari – si sia dovuto presentare alle primarie del Pd. È evidente che se il Pd vuole suicidarsi il più presto possibile si deve porre in continuità con la gestione Renzi”.
“Una delle carte di Renzi – ha concluso Cacciari – per fare terra bruciata è dire ‘mai alleanze’. Ma quando mai in politica si dice ‘mai alleanze’ ? Persino il Partito Comunista negli anni peggiori dialogava con la Democrazia Cristiana. Questo di Renzi è un discorso folle, significa non conoscere l’abc della politica. E purtroppo è così perché sono ceti dirigenti completamente sradicati. Non c’è stata alcuna formazione di un gruppo dirigente tranne che nella Lega dove invece c’è un gruppo dirigente non disprezzabile”.