Sinodo per l’Amazzonia, presentato l’Instrumentum Laboris

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17 giugno 2019. Presentato stamani nella Sala Stampa della Santa Sede l’Instrumentum laboris per il sinodo per la Regione Panamazzonica in programma dal 6 al 27 ottobre prossimi. L’ascolto dell’Amazzonia, il grido della terra e dei poveri, le sfide e le speranze di una chiesa profetica le tre parti che compongono il testo. Nei 21 capitoli la denuncia del dramma provocato dal modello di sviluppo estrattivista, il mea culpa per le complicità del colonialismo, la necessità della conversione ecologica, la proposta di una Chiesa dal volto amazzonico e poi proposte pastorali ben precise che prevedono la valorizzazione e “nuovi ministeri” per laici e donne, nonché lo studio della possibilità di ordinare sacerdoti “anziani rispettati dalla comunità”. Il servizio di Giorgia Bresciani

 

Il grido della terra e dei poveri, dunque, quello che si leva dall’Amazzonia e che trova voce nella seconda parte dell’Instrumentum laboris, dedicata all’Ecologia integrale. A questo si è riferito in particolare, nel corso della conferenza stampa in Vaticano, padre Humberto Miguel Yáñez, professore ordinario di teologia morale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.

 

L’obiettivo del Sinodo è l’Amazzonia che è minacciata come non mai. Speriamo che abbia un riflesso nell’intera Chiesa. Lo ha detto ai microfoni di InBlu Radio il cardinal Claudio Hummes OFM, prefetto emerito della Congregazione per il Clero, arcivescovo emerito di San Paolo e nominato da Papa Francesco relatore generale all’Assemblea speciale del Sinodo dei Vescovi per l’Amazzonia. “Durante il Sinodo – ha proseguito il cardinale – dovremmo esprimerci sul clero sposato”.