Iran, Del Re a InBlu Radio: “Buoni rapporti con iraniani. Trump ha osato oltre ogni limite”

Pomeriggio InBlu

Il viceministro degli Esteri: “Siamo preoccupati. Zarif ha chiarito che la loro risposta è stata proporzionale al diritto internazionale”

intervista di Chiara Placenti:

Roma, 8 gennaio 2020. “Con l’Iran abbiamo buone relazioni. Siamo rimasti sempre neutrali e abbiamo tenuto ottimi rapporti nell’ambito di una politica europea. E su questo fronte non cambieremo perché con la stessa Unione europea siamo impegnati a dare una risposta unitaria”. Lo ha detto il viceministro degli Esteri, Emanuela Del Re, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei.
“Venerdì ci sarà un Consiglio dei ministri esteri – ha proseguito la Del Re – al quale parteciperà il nostro ministro Di Maio che è impegnato in prima linea e su più fronti di negoziato. Da lì vedremo come reagire”.
“Trump – ha sottolineato la Del Re ai microfoni di InBlu Radio – sta agendo sul fronte interno che è alla base della decisione di uccidere Soleimani per riproporsi agli occhi del Paese come un condottiero, in un momento in cui c’è ancora l’ombra importante di Obama nei rapporti Usa-Iran e con le elezioni alle porte. Sul fronte internazionale Trump ha osato oltre ogni limite ma ben consapevole delle conseguenze a livello globale. Le implicazioni andrebbero ben oltre perché in quella regione gli equilibri sono estremamente fragili. Il fatto di aver agito in Iraq è fortemente destabilizzante. Aspettiamo le dichiarazioni di Trump per capire se ci sono stati militari americani morti”.
“Siamo tutti molto preoccupati – ha concluso la Del Re a InBlu Radio – e credo che questa sia una questione che riguarda veramente le coscienze di tutti. Per quanto riguarda la proporzionalità della reazione iraniana il ministro degli esteri Zarif ha chiarito che la loro risposta è stata condotta in modo proporzionato in base al diritto internazionale. Questo non è un fatto da sottovalutare perché ci fa pensare che ci sia un messaggio in questa dichiarazione che in qualche modo porta ad un desiderio di non escalation che potrebbe essere un punto importante, noi come Italia nell’ambito dell’Unione Europea, per poterci appigliare alla possibilità di agire per un negoziato che porti poi a una vera e propria descalation”.