20 gennaio 2020 “Ancora oggi barbare recrudescenze di antisemitismo”, così stamani il Papa ricevendo in udienza una delegazione del “Simon Wiesenthal Center” che prende nome dall’ebreo austriaco che si dedicò a ricostruire la verità sullo sterminio nazista. Francesco indica nell’indifferenza egoista il terreno su cui crescono particolarismi e populismi, e poi l’odio. Per affrontare il problema alla radice bisogna seminare la pace: aiutare chi è vittima di intolleranza e discriminazione. In questo ebrei e cristiani sono invitati a dare l’esempio. “Il consumismo odierno è anche verbale” afferma il Papa, invece è necessario coltivare il silenzio e custodire la memoria. Il servizio di Marino Galdiero