Ecclesia – Nel tempo del coronavirus a Padova tra crisi sociale e segni di speranza. Niger: è vivo padre Maccalli rapito nel 2018

7 aprile 2020

La prima pagina di Ecclesia di martedì 7 aprile è stata dedicata alle parole del Papa che nella messa a Casa Santa Marta ha invitato a pregare per chi, come Gesù, subisce l’accanimento di condanne ingiuste. Parole che arrivano nel giorno in cui l’Alta Corte australiana ha prosciolto il cardinale George Pell dall’accusa di abuso su minori. Il cardinale, già prefetto della segreteria per l’economia della Santa Sede, stava scontando una condanna a 6 anni per abuso su minori. La sentenza che ha raccolto l’unanimità dei giudici di suprema istanza australiana gli ha permesso di tornare in libertà.

Prosegue il viaggio di Ecclesia nei territori feriti dal coronavirus. Oggi Alessandra Giacomucci in studio ha raggiunto il vescovo di Padova monsignor Claudio Cipolla che ha raccontato la grave situazione delle case di riposo dove il contagio e le vittime continuano a essere preoccupanti. Così, tra segni di speranza e ferite anche nel tessuto sociale della crisi arrivata insieme al virus, prosegue con fede il cammino della comunità cristiana dentro il mistero della Settimana Santa.

Intanto dall’Africa arriva la buona notizia che è vivo padre Pier Luigi Maccalli, missionario rapito in Niger nel settembre del 2018. Lo testimonia un audio e un breve video in esclusiva sul quotidiano Avvenire. Un segno di speranza dice dal Niger, dove dal 2011 condivide la missione con padre Maccalli, padre Mauro Armanino, anche lui religioso della congregazione delle Società Missioni Africane.