Cosa c’è di buono – La ricerca sui Ghiacciai contaminati dalle attività umana dell’università Bicocca

7 maggio 2020

Con Giovanni Baccolo ricercatore del dipartimento di scienze dell’ambiente e della terra dell’università Bicocca parliamo della ricerca sui Ghiacciai contaminati dalle attività umane: lo studio dell’Università di Milano-Bicocca, pubblicato sulla rivista “The Cryosphere”, rileva accumulo di radioattività sulla superficie dei ghiacciai del pianeta, dovuta a test e incidenti nucleari, indipendentemente dal contesto geografico analizzato.
Sulla superficie dei ghiacciai si registrano livelli di radioattività anomali: è quanto emerge dai rilievi effettuati da un gruppo internazionale di ricercatori presso i ghiacciai alpini dei Forni, in Italia, e del Morteratsch, in Svizzera. Lo studio, recentemente pubblicato sulla rivista “The Cryosphere”, ha analizzato la crioconite, sedimento scuro che si accumula sulla superficie dei ghiacciai durante la stagione estiva. Tale sostanza presenta un livello di radioattività più elevato di quanto ci si aspetterebbe di trovare in un ambiente incontaminato come quello dei ghiacciai di alta montagna.
Le misure di radioattività sono state effettuate in gran parte all’Università di Milano-Bicocca, presso il laboratorio di radioattività del Dipartimento di Fisica in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Ambientali e della Terra. Hanno inoltre partecipato allo studio l’Istituito Nazionale di Fisica Nucleare, l’Università di Genova, l’Università Statale di Milano, l’Università di Pavia e altri istituti di ricerca polacchi e inglesi.