Recovery, Giovannini: “Le opere spero non siano guidate dai commissari”

INTERVISTA A INBLU2000

Ascolta l’intervista di Chiara Placenti:

Il ministro delle Infrastrutture parla a InBlu2000: “Ritardi elevati a cause del depauperate delle risorse umane”

Roma, 19 aprile 2021. “Mi auguro che non debbano essere i commissari a guidare le opere del Recovery. Il Commissariamento è sempre un atto straordinario”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, in un’intervista a InBlu2000, la radio nazionale DAB della Conferenza episcopale italiana.
“Per questo il Pnrr – ha spiegato Giovannini – sarà accompagnato da un insieme di norme per semplificare, accelerare o come io dico re-ingegnerizzare anche i processi per assicurare che vengano realizzati entro il 2026 che è l’obiettivo di tutto il piano. Se noi non riusciremo a realizzare quelle opere entro il 2026 non avremo i fondi comunitari”.
“Dobbiamo sapere – ha proseguito il ministro ai microfoni di InBlu2000 – che è un impegno straordinario che però non è solo in funzione delle normative. Ci sono ritardi elevati nelle fasi per esempio di progettazione o di preparazione a livello soprattutto di amministrazioni pubbliche locali perché queste amministrazioni sono state depauperate in termini di risorse umane negli anni. Quindi se anche noi semplificassimo al massimo, se poi noi non ci sono gli ingegneri o gli architetti in grado di fare i progetti non è che abbiamo fatto chissà quale passo in avanti. Quindi non solo le norme, ma certo anche le norme, le semplificazioni, i regolamenti, ma anche un investimento forte in risorse umane”.