Il territorio parla
Umbria, Chiesa: ‘Giovani e lavoro: un cantiere aperto’; Friuli: Figliuolo a Gemona per il 45° dal terremoto; S. Stefano di Camastra (Me): comune ‘cardioprotetto’.

29 aprile 2021

Il primo collegamento è con Daniele Morini, di Umbria Radio. Domani la giornata di riflessione “Giovani e lavoro: un cantiere aperto” organizzata dalla Chiesa umbra. Il 30 aprile la Commissione regionale della Ceu (Vescovi umbri) per il lavoro, la pace e la custodia del creato ha organizzato una giornata di incontro, riflessione e preghiera aperta a tutto il mondo del lavoro e alle istituzioni. Il tema scelto per la riflessione del 30 aprile è il lavoro giovanile: “Giovani e lavoro: un cantiere aperto”. La pandemia da Covid-19 ha esasperato una serie di crisi interconnesse (economiche, ecologiche, politiche e sociali) che colpiscono in modo sproporzionato i più poveri e vulnerabili. Stiamo affrontando una situazione senza precedenti, che ha messo in pericolo l’esistenza di milioni di persone ed è costata la vita a tanti altri. Gli effetti economici sono ancora indeterminati, e dipenderanno dalla durata della crisi che è ancora incerta. Ma le prime stime indicano un ordine di grandezza nella caduta del Pil mondiale doppio di quella delle crisi del 2008 e un gravissimo impatto sulla occupazione (secondo le previsioni dell’Oil, oltre 250 milioni di disoccupati). I giovani e le donne sono tra le fasce di popolazione maggiormente a rischio di disoccupazione. In particolare, la disoccupazione giovanile sfiora il 30%. I giovani in Italia partivano già da una situazione di difficoltà, soprattutto per quanto riguarda il loro ingresso nel mondo del lavoro, e la crisi legata al Covid li ha colpiti ulteriormente limitando le poche possibilità di inserimento nell’ambiente di lavoro. Il blocco dei licenziamenti e l’impossibilità di effettuare nuove assunzioni per le aziende in cassa integrazione hanno portato le imprese a cristallizzare tutte le posizioni che avevano aperto nel 2019, mettendo a dura prova l’ingresso dei ragazzi nel mondo del lavoro. A tutto questo si aggiunge il crollo dei tirocini: nei primi sei mesi del 2020 è stato del 48%, considerando la media nazionale. A fronte degli oltre 185 mila tirocini che erano stati attivati nel primo semestre 2019, a causa del Covid questo numero nel 2020 si è fermato a poco più di 96 mila, creando appunto una riduzione di quasi la metà. I Neet, giovani che non studiano e non lavorano, erano nel 2019 circa 2 milioni, tutti under 30, e nel 2020 sono aumentati del 20%. In Umbria il tasso di occupazione per la fascia di età 25-34 anni è sceso dal 69,9% (2019) al 65% (2020), mentre il tasso di occupazione per la fascia di età 15-24 anni è sceso dal 18% (2019) al 16%. Dobbiamo inoltre considerare che le giovani generazioni non hanno un ruolo nei processi di sviluppo per carenza di politiche attive, bassa valorizzazione del capitale umano e basse opportunità offerte. Le parole di Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico di Assisi e coordinatrice della Commissione della Conferenza episcopale umbra per il lavoro, giustizia e pace, e la custodia del creato.

Il secondo collegamento è con Alvise Renier, di Radio Spazio 103 Udine, per parlare della visita del generale Figliuolo in Friuli. Il commissario straordinario per l’emergenza si è recato al nuovo centro vaccinale di Gemona del Friuli. La visita aveva una doppia valenza: fare il punto sulla campagna vaccinale in Friuli (e ne possiamo parlare), ma anche ricordare le 989 vittime del terremoto del 5° Richter di 45 anni fa, che distrusse proprio Gemona, il 6 maggio 1976. Fu un momento di svolta per il Friuli: attraverso la successiva ricostruzione, passò da regione contadina a industriale. È una storia che merita di essere raccontata: le parole di Francesco Paolo Figliuolo. E le dichiarazioni di Massimilano Fedriga, presidente Regione Friuli Venezia Giulia.

 

Il terzo collegamento è con Giuseppe Cuva, di Radio 3m Mistretta, per parlare di Santo Stefano di Camastra, comune ‘cardio-protetto’.
Santo Stefano di Camastra, centro di circa 4700 abitanti in provincia di Messina famoso per la produzione della ceramica, sta realizzando il progetto di diventare “comune cardioprotetto”. L’amministrazione comunale ha già acquistato 4 defibrillatori semi-automatici che sono stati posizionati in punti nevralgici della cittadina ed è già pronta ad acquistarne altri per creare una vera e propria rete “cardio-Protetta” all’interno del centro abitato stefanese. L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’assessore comunale allo sport, turismo e politiche giovanili, Alessandro Amoroso, che è anche coordinatore Infermieristico della Terapia Intensiva dell’Ospedale Giglio DI Cefalù e dell’amministrazione comunale. Il defibrillatore semiautomatico è un importantissimo strumento che può risultare determinante per salvare delle vite. Le parole di Amoroso.