Il territorio parla
Salvaguardia dell’acqua nel Folignate, storie di accoglienza per i profughi dell’Ucraina, da Nicosia gli studenti dicono “no” alla guerra

14 marzo 2022

Nuova settimana e nuove storie dal territorio. Dall’Umbria alla Sicilia con un salto in Lombardia, questo il viaggio, tra la guerra in Ucraina e attenzione all’ambiente, che ci fa fare oggi Il territorio parla, condotto da Pierachille Dolfini.

Fabio Luccioli di radio Gente umbra ci racconta una quattro giorni organizzata nel Folignate per parlare di salvaguardia dell’acqua in occasione della Giornata mondiale dell’acqua. Da sabato 19 a martedì 22 marzo molti gli appuntamenti in programma dalla Valle del Roveggiano alla Valle del Menotre grazie ad una sinergia tra istituzioni e associazioni che ha portato a realizzare mostre fotografiche, visite agli acquedotti e alle sorgenti tra storia, natura e benessere. Le racconta Decio Barili, assessore all’Ambiente del Comune di Foligno

Due storie di accoglienza di profughi fuggiti dalla guerra in Ucraina arrivano da Brescia. Le racconta Stefania Brunelli di radio Ecz. La prima è quella della parrocchia delle sante Capitanio e Gerosa, che sorge proprio vicino alla Questura della città lombarda. Il parroco, padre Domenico Fidanza, contando sulla generosità di tanti volontari, ha trasformato l’oratorio in un centro di accoglienza per i profughi che ogni giorno devono presentarsi negli uffici della Questura per registrarsi. Non solo, nei locali allestito anche un hub sanitario dall’Ats per le vaccinazioni e l’assistenza sanitaria. L’altra storia arriva da Carpenedolo, cittadina della Bassa bresciana, dove un pullman partito carico di beni di prima necessità da portare al confine ucraino è tornato con una ventina di profughi. Accolti dai cittadini, come racconta il parroco. don Franco Tortelli. Infine l’appello alla solidarietà del vescovo di Brescia. monsignor Pierantonio Tremolada.

Da Nicosia, in provincia di Enna, una storia che unisce la crisi in Ucraina e l’ambiente. La racconta Giuseppe Cuva di radio 3m. È la storia di uno sciopero al contrario per l’Ucraina, con gli studenti del liceo classico Testa in classe con i riscaldamenti spenti per dire no alla guerra e chiedere al governo di investire sulle fonti di energia rinnovabili. Una particolare iniziativa realizzata venerdì 11 marzo in occasione della giornata di M’illumino di meno. Le voci del rappresentante d’istituto degli studenti del Testa, Alfio Calabrese, e del dirigente scolastico Josè Chiavetta