Atlante – Nell’Amazzonia venezuelana continua lo sfruttamento, legale e illegale, dell’arco minerario dell’Orinoco. Migliaia gli indigeni costretti a emigrare

27 Ottobre 2019

 

 

Nella puntata di Atlante di domenica 27 ottobre 2019 l’Amazzonia Venezuelana, dove la vita dei popoli indigeni è doppiamente minacciata. Da un lato gli abitanti originari della foresta, ancora più vulnerabili del resto della popolazione, pagano il prezzo della gravissima crisi in corso nel Paese, dall’altro sono vittime della politica estrattivista del governo Maduro, che ha autorizzato nell’arco minerario dell’Orinoco un vasto progetto organico di estrazione di oro, diamanti, coltan e altri minerali il cui impatto sul territorio e sulle popolazioni locali ha effetti devastanti. Inquinamento, sfruttamento lavorativo, contrabbando, narcotraffico e violenza di gruppi armati stanno costringendo gli indios all’emigrazione, come ad esempio tra i Warao e i Pamones, che a migliaia stanno lasciando i propri villaggi per fuggire perlopiù in Brasile. Giorgia Bresciani ne parla con Bruno Desidera, giornalista della Vita del Popolo di Treviso che segue l’America Latina per il Sir e padre Josiah K’Okal, missionario della Consolata keniano da 22 anni in Venezuela, che vive nel Delta dell’Orinoco tra gli indios Warao.