Il 17 aprile Referendum su trivellazioni. Italia divisa tra pro e contro

Trivelle: Greenpeace in Adriatico,protesta contro Rospo Mare

Domenica prossima 17 aprile urne aperte per il Referendum sulle Trivelle. Si vota per abrogare la norma che prevede l’estensione delle concessioni per le attività estrattive entro le 12 miglia dalla costa fino ad esaurimento del giacimento e non fino a 45 anni come precedentemente previsto. Perché il referendum sia valido deve votare almeno il 50% più 1 degli aventi diritto. Cosa prevede, cosa succede se raggiunto il quorum, vince il sì oppure vince il no ? Tutti i particolari nella scheda di Chiara Placenti:

Tutti i particolari nella scheda di Chiara Placenti:

 

Per il SI’:
Sergio Ferraris Direttore della Rivista “Quale energia”
Intervista di Chiara Placenti:

 

Per il Sì Luca Pardi ricercatore del Cnr, Presidente Aspo-Italia, Associazione studi sul picco del petrolio:

 

Per il Sì Gabriele Porrati, presidente di Cambiamo.org, Comitato referendario per il Sì:

 

Astensione invece per Piercamillo Falasca direttore editoriale Strade

Per il NO:
Gianfranco Borghini, Presidente Ottimisti e Razionali
Intervista di Chiara Placenti:

Per il No Davide Tabarelli Presidente Nomisma Energia:

La puntata di Ecclesia condotta, da Alessandra Giacomucci, con Andrea Masullo direttore scientifico Greenaccord e don Flavio Luciano direttore dell’ufficio pastorale sociale, lavoro, giustizia e salvaguardia del creato del Piemonte

http://www.radioinblu.it/streaming/?vid=0_z6tfmrjv

 

Trivelle, arcivescovo di Trani–Barletta–Bisceglie: “No astensione Referendum”

No all’astensione nel prossimo referendum sulle trivelle del 17 aprile. È la posizione di monsignor Giovanni Battista Pichierri, arcivescovo di Trani – Barletta – Bisceglie che esprime la necessità della tutela dell’ambiente. Ricorda inoltre rispetto alla questione lavoro “che non è l’economia al primo posto ma la persona”.

L’intervista è di Marino Galdiero:

Votare al referendum un diritto fondamentale da non trascurare, l’astensione sono per gravi motivi. Lo afferma monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente della commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace.

L’intervista è stata realizzata da Marino Galdiero: