Sono circa 40 dal 2012 ad oggi i ragazzi e le ragazze tra i 12 e i 16 anni allontanati dalle loro famiglie mafiose dal Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria. In un contesto dove, negli ultimi 25 anni, almeno 100 minori sono stati condannati per reati collegati all’associazione mafiosa e ben 50 per omicidi all’interno delle cosche. L’esperimento di separazione, ancora unico nel suo genere, ha attirato l’attenzione del New York Times e tra poco in Italia diventerà un tvmovie per la sceneggiatura di Monica Zapelli. L’intento è quello di offrire una possibilità di vita diversa dall’unica conosciuta nelle famiglie di ’ndrangheta, grazie ai provvedimenti civili di decadenza o limitazione della responsabilità genitoriale. Sentiamo Roberto Di Bella, presidente Tribunale dei minori di Reggio Calabria. L’intervista di Federica Margaritora