Centrosinistra, Luigi Berlinguer a InBlu Radio: “Grasso? Formazione raccogliticcia di anime. Serve unità”

L’ex ministro a InBlu, la radio della Cei: “Non si può lasciare il passo alla destra o ancor peggio al grillismo negazionista che corrisponde al vuoto pneumatico. Rischio scissionista è una malattia tipica della sinistra”.

Roma, 5 dicembre 2017. “E’ possibile che alle elezioni si presentino due formazioni di sinistra: il Pd da una parte e dall’altra una formazione raccogliticcia di diverse anime non sempre coerenti con la loro storia precedente. Non si può lasciare il passo alla destra o ancor peggio al grillismo negazionista che corrisponde al vuoto pneumatico e assoluto in politica”. Lo ha detto Luigi Berlinguer, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, commentando la riorganizzazione del centrosinistra per le prossime elezioni e la nuova formazione politica ‘Liberi e uguali’ guidata dal presidente del Senato, Pietro Grasso.
“Il passo di Grasso – ha proseguito l’ex ministro dell’Istruzione – è un fatto individuale anche se sostenuto dagli scissionisti. Grasso è stato investito di un ruolo di aggregazione a sinistra che sembra arrivare fino a Rifondazione Comunista. Oggi c’è stata una scissione di coloro che sono sempre stati riformisti, che non avevano mai accettato un’idea rifondarola della sinistra e che invece per contrasto con il segretario del Pd hanno voluto convergere nei confronti dell’estremismo ma l’estremismo a sinistra c’è sempre stato non è una novità”.

intervista di Chiara Placenti:


“Ricostituire la sinistra – ha sottolineato Berlinguer – è la loro illusione, realizzata però attraverso una forma di scissione e frammentazione. Nella sinistra spesso ci sono state delle scissioni. Purtroppo il rischio scissionista è una malattia tipica della sinistra. La scissione di oggi è già avvenuta qualche mese fa. Questo ha portato il gruppo degli scissionisti, che avevano fatto della bandiera del riformismo la loro essenza stessa anti estremista, ad incapsulare dentro alcune delle frazioni estremiste. L’operazione ha una sua forza, non lo voglio negare ma tutto questo ha il solo obiettivo di indebolire, attaccare e detronizzare Matteo Renzi. Il Pd esce in tutta la sua coerenza e non è stato colpito a fondo da un scissione di questo tipo”.
“Un passo indietro di Renzi prima delle elezioni ? In politica – ha risposto Berlinguer – è difficile fare delle ipotesi sull’impossibile. La razionalità in politica non può essere abbandonata. L’auspicio è che chi è di sinistra resti di sinistra e non si metta a fare pasticci. E’ necessario uscire da un atteggiamento violentemente personalizzato che nella politica non si giustifica. Nella mia storica politica una personalizzazione dello scontro verso un segreterio di partito non l’avevo mai vista in questi termini. Lo sforzo è quello di ritrovare, ora in campagna elettorale e poi in Parlamento, una ricomposizione delle forze che si ispirano alla sinistra. Non si può pensare all’ipotesi che l’Italia vada in mano alla destra o al grillismo che significa negazione totale di qualunque capacità di risolvere i problemi del Paese”.
Le condizioni affinchè il centrosinistra torni unito, ha concluso Berlinguer, “sono molto difficili ma non mi stancherò mai di battermi perchè prevalga la ragione. Questo non è impossibile. Il mio augurio è che le elezioni premino il Pd perchè è stata coerentemente la forza che ha ereditato il vero schieramento di sinistra del nostro Paese”.