I pagliacci di Ruggero Leoncavallo

La vicenda di Canio che in raptus di gelosia uccide la moglie Nedda si sarebbe guadagnato un titolo a nove colonne, oggi lo chiameremmo femminicidio. Ancora una volta la cronaca nera irrompe all’opera. Succede con I pagliacci di Ruggero Leoncavallo. «Ridi pagliaccio» canta Canio prima di andare in scena dove realtà e finzione si confonderanno e sfoceranno nell’omicidio di Nedda. Titolo verista del 1892 I pagliacci è protagonista questa settimana della rubrica di Pierachille Dolfini Un’opera in tre minuti in onda sabato 10 marzo