Governo, Picchi (Lega) a InBlu Radio: “Savona era nostra linea Piave. No impeachment”

PIAZZA INBLU

Deputato e consigliere Salvini per politica estera a InBlu Radio: “Mattarella ci ha impedito di fare il governo. Savona sarà il nostro candidato forte all’Economia”

intervista di Chiara Placenti:

Roma 28 maggio 2018. “Savona è diventato per noi la linea del Piave, non potevamo assolutamente arretrare oltre con la speranza che il Colle comprendesse. E’ stato nominato chiunque ministro della Repubblica e un veto su Savona è davvero irricevibile”. Lo ha detto il deputato della Lega, Guglielmo Picchi, in un’intervista a InBlu Radio. Picchi è il consigliere di Salvini per la politica estera, già membro della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare dell’Osce.
“Impeachment ? – ha risposto Picchi – Seguirei poco questa strada pur nella consapevolezza che il presidente della Repubblica ha interpretato la Costituzione in modo molto flessibile”.
“La Lega – ha aggiunto Picchi – ha fatto tantissime rinunce, abbiamo rispettato molte indicazioni del Colle che assolutamente voleva un tecnico agli Affari esteri e non voleva che il ministero della Difesa fosse della Lega. Non poteva esserci un’imposizione anche sul ministro dell’Economia perché altrimenti sarebbe stato snaturato l’oggetto del governo. Allora che li prendiamo a fare i voti se non siamo in grado di indicare un nome ? ”.
“C’è molta amarezza – ha sottolineato Picchi – per ciò che è accaduto ieri. Stamane speravamo di celebrare e poter dare un governo al Paese e di metterci a lavorare per dare risposte attese da troppo tempo. Invece ci troviamo con un Cottarelli convocato al Quirinale e una lunga campagna elettorale che ci aspetta per riuscire a fare quello che a ottobre riusciremo a fare e che invece oggi il presidente della Repubblica nella sostanza ci ha impedito di fare”.
“Savona candidato premier della Lega ? Noi punteremo sicuramente su Salvini – ha proseguito Picchi – Certamente abbiamo un candidato fortissimo a ricoprire il ruolo di ministro dell’Economia. E se il professor Savona dovesse dare la sua disponibilità a correre con noi credo che potrebbe essere una scelta. E’ comunque un opzione in campo”.
“Se Salvini avesse voluto rompere la trattativa di governo – ha concluso Picchi – l’avremmo potuto fare molte volte utilizzando pretesti molto più semplici. Eravamo arrivati in fondo delineando la lista dei ministri, eravamo anche pronti a giurare al Quirinale. Onestamente volevamo chiudere ma per un fattore esterno come il presidente della Repubblica non ci siamo riusciti. Ritorniamo in una campagna elettorale che non volevamo fare”.