Manovra, Monti a InBlu Radio: “La solidarietà si fa con le tasse non con il deficit”

piazza inblu

Ex premier a InBlu Radio: “Avessimo avuto tempi secolari di questo governo avremmo fatto meglio. Abbiamo agito con grande fretta. Non ho nostalgia della politica”.

intervista di Chiara Placenti:

Roma 3 ottobre 2018. “Uno Stato può fare disavanzo pubblico per fare veri investimenti pubblici che aumenteranno la produzione e il benessere o per ridistribuire e agevolare i bisognosi. Normalmente il modo in cui bisognerebbe finanziare questa ridistribuzione è con le tasse a carico dei più abbienti o con il risparmio di spese”. Lo ha detto il senatore a vita ed ex presidente del Consiglio, Mario Monti, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, sottolineando che “finanziare la solidarietà con il disavanzo pubblico significa semplicemente accontentare coloro che oggi riceveranno dei sussidi o redditi di cittadinanza ma scontentando quei poveretti che non possono lamentarsi perché non votano ancora cioè le famose generazioni future”.
“Il mio governo”, ha ricordato Monti, oggi presidente dell’Università Bocconi, è “entrato in carica il 16 novembre 2011 e il 4 dicembre in pochi giorni abbiamo prodotto il decreto ‘Salva Italia’. Abbiamo agito, di necessità, con una grande fretta. Avessimo avuto a disposizione i tempi quasi secolari con i quali questo governo prende, riprende, disfa e migliora le sue decisioni certamente avremmo fatto meglio”.
“Molte persone che mi incontrano – ha concluso Monti – mi ringraziano per il lavoro duro ma indispensabile che è stato fatto per l’Italia. Questo però non posso dirlo perché alcuni giornali potrebbero prenderlo come una nostalgia di attività politica. Ma assicuro che non è così”.