Venezuela nel caos con due presidenti. Vittime e arresti tra gli anti-Maduro

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Venezuela, Guaidò

24 gennaio 2018. Tensione altissima in Venezuela dopo che il leader dell’opposizione Guaidò è stato proclamato dalla Camera, eletta democraticamente e controllata dall’opposizione, presidente ad interim. L’esercito respinge la proclamazione, ma Trump lo riconosce ufficialmente, seguito dal Canada e da vari Paesi latinoamericani. Sostegno anche dall’Unione europea, mentre Russia, cina, Iran e Turchia si schierano con Nicolas Maduro, che non si arrende e scatena la repressione delle manifestazioni di piazza.  Negli scontri in tutto il paese si registrano 16 morti e 278 arresti. Il servizio di Giorgia Bresciani

Uno scontro istituzionale senza precedenti quello del Venezuela, dove ormai si è arrivati ad avere due presidenti e  le possibilità di un dialogo e di un riconoscimento tra Maduro e l’opposizione si allontanano sempre più, spiega Alfredo Somoza, giornalista e presidente dell’Istituto di Cooperazione economica internazionale. Per Somoza i segnali che rendono più reali i rischi di una guerra civile sono presenti ormai da almeno un anno e in questo momento il sostegno a Maduro di Russia, Cina e Iran pesa più della contrapposizione degli Stati Uniti e degli altri Paesi che hanno riconosciuto come presidente il leader dell’opposizione e numero uno della Camera Juan Guaidò. L’intervista di Giorgia Bresciani