Questa storia comincia in due città della Puglia, 180 chilometri di distanza, su due diversi mari: Bari e Nardò. Comincia con due realtà, Solidaria e Diritti al Sud, che, senza conoscersi e senza sapere all’inizio l’una dell’altra, percorrono la stessa strada: la difesa dei diritti di chi lavora la terra, di qualunque colore abbia la pelle; la richiesta di luoghi di vita dignitosi, per tutti; l’impegno a costruire reti per coinvolgere la comunità. E quando le loro strade si incrociano, si allarga la possibilità di dare vita a un lavoro anche faticoso certo, perché la fatica a chi lavora la terra nessuno la può togliere. Ma un lavoro che dia dignità, un lavoro che riconosca il valore di chi lo fa e non solo il profitto che porta. Un lavoro che non sfrutta. Un lavoro “Sfruttazero”.
