Buona la prima – Ergastolo ostativo, Bonafede: fine pena mai per le vittime. Ma esistono percorso che coinvolgono reo e parte lesa: la giustizia riparativa

9 ottobre 2019

Molte le polemiche sull’ergastolo ostativo dopo la decisione della Corte dei diritti umani di Strasburgo di confermare la contrarietà al ‘fine pena mai’, previsto per mafiosi e terroristi al 41bis, almeno che non collaborino con la giustizia. E su questo punto interviene il ministro della giustizia Alfonso Bonafede, affermando che in Italia non esiste un ‘fine pena mai’, c’è solo nel momento in cui i boss non si pentono e non collaborano con la giustizia. Bonafede, a Marsala (Trapani) per l’inaugurazione del nuovo Tribunale, ribadisce che se si dimostra di aver reciso ogni rapporto con la mafia, non si va incontro a nessun ergastolo ostativo. L’unica pena, che invece non potrà mai essere scontata, aggiunge, è quella delle vittime di mafia. ( Inoltre, nell’articolo 4 bis si dice che si può accedere ai benefici anche se la collaborazione è inutile o irrilevante o impossibile). Ed è proprio sulla parte lesa che lavora invece la giustizia riparativa, un percorso impegnativo, di libera scelta, senza benefici di legge, che vede il coinvolgimento del reo e della vittima. Focus con Marcella Reni, presidente dell’Associazione Prison Fellowship Italia Onlus. È il tema della puntata di Buona la prima, condotto da Federica Margaritora, in onda dal lunedì al venerdì alle 18.13. Il programma, che approfondisce le notizie del giorno, apre con i desk dei principali quotidiani nazionali e locali: oggi la prima pagina de La Repubblica, con Valentina Desalvo, caporedattore centrale, e la prima pagina de La Gazzetta del Sud, con Paolo Cuomo, vicecaporedattore.