Intervista di Federica Margaritora:
Il ministro per il Sud a InBlu Radio: “Non si è mai discusso purtroppo di sanatoria. Immunità datore di lavoro non c’è mai stata”
Roma, 13 maggio 2020. “Avremmo avuto bisogno di fare di più. Questa è la mia opinione personale che ho espresso nel governo. Avremmo avuto bisogno di affermare un principio: chi sta in Italia per ragioni anche sanitarie ha il dovere di vedersi riconosciuta la propria persona e di emergere per garantire la sicurezza a tutti. Lo spazio politico non c’è stato. Non si è mai discusso purtroppo di una sanatoria”. Lo ha detto il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, commentando l’accordo raggiunto sulla regolarizzazione dei lavoratori migranti.
“Confido – ha aggiunto il ministro Provenzano – che ulteriori passi potranno essere fatti in futuro non solo in Parlamento ma anche quando nella maggioranza riapriremo la discussione sulla revisione dei decreti sicurezza e in generale della normativa sull’immigrazione”.
“L’ immunità del datore di lavoro – ha spiegato il ministro Provenzano a InBlu Radio – non c’è mai stata. Ieri però con il M5S abbiamo esplicitato ulteriormente ciò che era già nella norma: il caporalato e gli odiosi reati di sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina non solo sono causa di esclusione e inammissibilità della domanda come era già previsto ma non si sospenderanno nemeno i procedimenti. Questo è quello che abbiamo chiarito meglio in modo che non ci potessero essere equivoci”.
“La convenienza per i datori di lavoro nell’andare a regolarizzare questi lavoratori – ha concluso il ministro Provenzano – sta nella regolarità. Non si tratta però solo di regole e leggi ma anche di chi si è preso cura dei nostri anziani, delle nostre case. Andare verso la legalità è una convenienza per tutti”.