Il territorio parla
Umbria: donazioni sangue calano, Foligno in controtendenza; Palermo: Fondo Micciulla, il primo bene confiscato da Falcone; Regionali in Calabria: il Pd cerca ancora il candidato

14 giugno 2021. Il primo collegamento de Il territorio parla, condotto da Federica Margaritora, dal lunedì al venerdì alle 16.20, è con Fabio Luccioli, Radio Gente Umbra.
Umbria: donazioni sangue calano, Foligno in controtendenza.
Le donazioni di sangue a Foligno corrono veloci, più veloci che in tutta l’Umbria. Se, in generale, nel Cuore verde d’Italia le scorte hanno raggiunto livelli bassi, nella fattispecie della città della Quintana i numeri fanno ben sperare. Ma a Foligno nella prima parte del 2021 le cose sono andate meglio. A confermarlo sono i numeri forniti dal presidente di Avis Foligno, Emanuele Frasconi. dal primo gennaio 2021 al 31 maggio scorso il totale delle donazioni segna 1.579, di cui 1.358 di sangue intero e 221 plasmaferesi. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno le donazioni sono di fatto aumentate. Nel medesimo periodo, a Foligno, sono state 107 le persone che hanno deciso di entrare a far parte della famiglia dei donatori, quarantuno in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le parole di Emanuele Frasconi, presidente Avis Foligno
A Foligno la prima esperienza nazionale di pet therapy con i pappagalli rivolta a bambini con disturbo dello spettro autistico. A promuoverla il centro A.B.A. (Applied Behavior Analysis) “L’Edera”, diretto da Erika Sampaolo, che negli scorsi giorni ha dato il via a questo percorso ludico-ricreativo realizzato grazie all’associazione Passione Pappagalli di Chiara Alessandrini. Per i bambini segna anche il ritorno alle attività dopo il lungo periodo di lockdown che ha limitato fortemente la loro quotidianità. Le parole di Erika Sampaolo, presidente centro A.B.A. “L’Edera” di Foligno
Il secondo collegamento è con Gabriella Ruiz, Radio Spazio Noi-inBlu Palermo
Palermo: Fondo Micciulla, il primo bene confiscato da Falcone. Il primo bene confiscato alla mafia nel 1980 dall’allora giudice istruttore del tribunale di Palermo Giovanni Falcone al boss Filippo Piraino, che ne aveva fatto alla fine degli anni ’70 la propria residenza al quartiere Altarello di Baida, zona ad alto tasso di criminalità. Si tratta di Fondo Micciulla, l’immobile con i suoi due ettari di terreno reso oggi produttivo grazie all’impegno della Agesci, che l’ha avuto in concessione nel 1997 e, dopo mille difficoltà, ne ha fatta la sua base scout denominata Volpe Astuta. A Fondo Micciulla c’è una camera dello scirocco attraversato da un sistema di qanat (canali sotterranei). Le parole di Giorgio Menozzi incaricato Agesci alla Base Scout Volpe Astuta
Il terzo collegamento è con Michela Curcio, Radio Jobel Cosenza, e con Domenico Passarelli, Università Mediterranea di Reggio Calabria,
Elezioni regionali in Calabria: la situazione nei vari schieramenti
Se in Calabria ancora non è stata fissata la data per le elezioni regionali – comunque previste in un intervallo di tempo tra il 15 settembre e il 15 ottobre – concordare alleanze, programmi e nomi di punta sta mettendo a dura prova tutti gli schieramenti. Il centrodestra ha deciso di puntare su Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati e fratello di Mario, sindaco di Cosenza. Si tratta di una decisione che rispetta un precedente accordo di suddivisione delle candidature regionali e comunali tra Lega, Fratelli d’Italia e proprio Forza Italia. Qualche malumore in coalizione, comunque, rimane: Matteo Salvini vorrebbe vedere Nino Spirlì riconfermato alla vicepresidenza regionale, mentre il partito di Giorgia Meloni pretende qualche riconoscimento per aver rinunciato a portare avanti l’ipotesi Wanda Ferro. Il centrosinistra, invece, non ha ancora un nome forte: dopo il nuovo annuncio di ritiro da parte del candidato Pd Nicola Irto, che afferma di essere stato indotto a fare un passo indietro, continua il toto-nome che permetta di cementare un’alleanza strategica con il Movimento Cinque Stelle. Da Roma si cerca una candidatura al femminile, ma il PD calabrese si oppone a ogni ipotesi “calata dall’alto”. Nervi tesi infine tra Tansi e De Magistris. La frattura nel TanDem, come si erano auto-soprannominati i due, è definitivamente insanabile. L’ex dirigente della protezione civile in Calabria ha accusato il sindaco di Napoli di non averlo coinvolto nell’individuazione dei candidati e nella definizione delle strategie politiche, nonché di aver cooptato nelle proprie liste nomi che inizialmente si erano presentati nella squadra di Tesoro Calabria.