Il territorio parla
Piemonte, Regione: no siti idonei per scorie nucleari; Rimini, imprese: arriva certificazione etica; Sicilia: sindaci chiedono legge per zone franche montane

25 giugno 2021

Il primo collegamento de Il territorio parla, condotto da Federica Margaritora dal lunedì al venerdì alle 16.20, è con Luca Sturla, Radio PNR, Alessandria, e con Matteo Marnati, assessore regionale all’ambiente

I siti individuati in Piemonte come possibile sede del deposito nazionale di scorie nucleari non sono idonei.

“Abbiamo ascoltato i territori – sottolinea l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte Matteo Marnati – e abbiamo prodotto integrazioni che, possiamo dire, escludono i siti che sono stati individuati. I dati e le informazioni forniti nel documento dovranno dunque servire a Sogin per garantire che le aree che saranno individuate tengano conto di tutti gli approfondimenti richiesti”. Le osservazioni sono state inserite in un documento di 130 pagine, approvato dalla Giunta Regionale, che è stato trasmesso a Sogin per verificare la corretta applicazione dei criteri usati dalla stessa agenzia per l’esclusione delle aree potenzialmente idonee a ospitare il deposito e fornire elementi di approfondimento per la redazione della Carta nazionale delle aree idonee. Le osservazioni vertono su sismicità, geologia, idrogeologia, acque sotterranee, trasporti, risorse agricole, aree naturali protette, aree dismesse, urbanistica e tutela del paesaggio. L’uso delle banche dati più aggiornate e il riferimento ai documenti di pianificazione più recenti hanno messo in luce alcuni aspetti che non sono stati presi in considerazione nell’elaborazione della Cnapi e dei quali la Regione chiede di tenere conto.

Il secondo collegamento è con Simona Mulazzani, radio Icaro, Rimini. Il lavoro sfruttato e sottopagato in riviera durante la stagione estiva è tema “antico”, ma in questa estate post pandemia è tornato ad essere dirompente: diversi i dipendenti che stanno denunciando tanto lavoro “grigio” (poche ore in regola rispetto ad un monte complessivo molto più elevato e con stipendi non adeguati). D’altro canto gli imprenditori del settore denunciano che è impossibile trovare mano d’opera, e alcuni si spingono altre dicendo che la causa è da cercare nei sostegni erogati durante l’emergenza e nel reddito di cittadinanza. In questo scenario ci sono diverse azioni virtuose. L’Hotel Aros di Torre Pedrera, per esempio, è il primo “hotel etico” della riviera romagnola. La certificazione è arrivata dalla start up riminese Ethicjobs che ha nella sua mission quella di far emergere le aziende capaci di dar spazio al lavoro di qualità. Le parole di Luca Carrai, CEO Ethic Jobs.

Ethic Jobs è sostenuta anche dalla Federconsumatori. L’obiettivo è quello di innalzare la qualità dell’offerta, contrastare l’eccesso di ribasso dei prezzi e la concorrenza sleale con la convinzione che la competizione turistica (a parità di tanti fattori) si gioca ora anche sugli aspetti etici. Le parole di Graziano Urbinati, presidente Federconsumatori Rimini.

Il terzo collegamento è con Giuseppe Cuva, radio 3m Mistretta. Da Irosa, svincolo sulla A 19, a Palermo, davanti la Presidenza della Regione. Sit in dei sindaci della zone franche montane che attendono l’approvazione della legge che prevede la fiscalità di vantaggio e i contributi sociali per le aziende che assumono. Le parole del sindaco di Castel di Lucio, Pippo Nobile. Sono 2300 giorni che questo gruppo di amministratori protesta civilmente per sensibilizzare prima il governo regionale e poi quello nazionale sull’approvazione di una legge che darebbe respiro ai paesi dell’entroterra siciliano. A gran voce chiedono ai Parlamenti italiano e siciliano di esitare al più presto la norma che vedrà istituite le Zone franche montane in Sicilia, un provvedimento che dovrebbe arginare lo spopolamento delle aree interne grazie alla defiscalizzazione delle imprese per dieci anni.