Il territorio parla
L’Aquila ricorda San Bernardino, grande comunicatore; Puglia: torna la giornata nazionale dimore storiche; Varese, Covid: dopo sei mesi un terzo di ricoverati

18 maggio 2021

Il primo collegamento  è con Massimo Alesii, Radio L’Aquila 1.
Solennità di S. Bernardino da Siena Compatrono dell’Aquila. Nei giorni scorsi sono state presentate all’Aquila le giornate della Solenntà di San Bernardino da Siena, compatrono della Città dell’Aquila, che ricorre il 20 maggio di ogni anno. In questa occasione, in due giornate dense di eventi liturgici, come hanno ricordato il Ministro Provinciale dell’Ordine dei Frati Minori di Lazio e Abruzzo, padre Massimo Fusarelli e dal Rettore della Basilica padre Daniele Di Sipio, il 19 Maggio sarà riaperta l’urna del Santo che tornerà in tal modo visibile alla devozione dei fedeli. In questo contesto si inserisce in particolare la celebrazione di una Messa solenne officiata il 20 mattina da Sua Eminenza il Cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo dell’Aquila nella Basilica che ne custodisce da sempre le spoglie. L’offerta dell’olio benedetto che alimenterà la lampada votiva posta di fronte al Mausoleo del Santo sarà quest’anno effettuata dal 9′ Reggimento Alpini dell’Aquila. Le parole di padre Massimo Fusarelli, ministro provinciale Lazio e Abruzzo. San Bernardino da Siena fu un predicatore instancabile in giro per l’Italia, propagò la devozione al santo nome di Gesù facendo incidere il monogramma «IHS» su tavolette di legno, che dava a baciare al pubblico al termine delle prediche. Anche dopo la sua morte, avvenuta alla città dell’Aquila, nel 1444, Bernardino continuò la sua opera di pacificazione. Era infatti giunto morente in questa città e non poté tenervi il corso di prediche che si era prefisso. Persistendo le lotte tra le opposte fazioni, il suo corpo dentro la bara cominciò a versare sangue e il flusso si arrestò soltanto quando i cittadini dell’Aquila si rappacificarono.

Il secondo collegamento è con Angelica Sicilia, Radio Diaconia InBlu Fasano.
Torna la giornata nazionale ADSI: castelli, rocche, palazzi nobiliari, ville, parchi e giardini pugliesi aprono le loro porte. L’appuntamento è per il 23 maggio. L’iniziativa vede il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, del Ministero della Cultura e di Confartigianato ed è attuata in collaborazione con la Federazione Italiana Amici dei Musei (Fidam), l’Associazione Nazionale Case della Memoria e altri. Dopo i lunghi mesi di restrizioni, la Giornata Nazionale ADSI rappresenta un’importante occasione per riscoprire le bellezze del nostro Paese. Un evento che – prima della pandemia – riusciva ad accogliere 45 milioni di visitatori l’anno. Molte le professioni che si nascondono dentro a queste mura e giardini: artigiani, restauratori, giardinieri e maestri vetrai. Le aperture in Puglia nelle parole di Piero Consiglio, presidente ADSI Puglia. Tra le dimore pugliesi che aprono al pubblico, si sottolinea il Castello Dentice di Frasso di San Vito dei Normanni, il cui nucleo principale risale al 1100, e il Castello di Depressa (in provincia di Lecce), originario del 1360. O, ancora, il Coffee House Giardino La Notte di Bisceglie, costruzione destinata al rito del caffè per una passeggiata fuori porta. Meritano altresì una menzione il Palazzo Carissimo di Francavilla Fontana (BR), caratterizzato da una maestosa facciata tardo-rinascimentale, e Palazzo Imperiali di Manduria (Taranto) in pieno stile barocco salentino.

Il terzo collegamento è con Fabio Gandini, radio Missione Francescana, Varese. Covid: Varese rinasce, dopo sei mesi un terzo di ricoverati
A novembre 2020 gli ospedali varesini avevano raggiunto la cifra abnorme di 640 ricoverati per Covid su 1000 posti letto disponibili, il 40% di essi in gravi condizioni. Fu un record che fece parlare tutti i giornali nazionali: nessun ospedale in Italia, nemmeno quelli di Bergamo e Brescia durante la prima ondata, aveva fatto segnare più ricoveri. A distanza di sei mesi i numeri dicono che la situazione è davvero rivoluzionata: 203 i ricoverati attuali, con una discesa che nelle ultime settimane è stata vertiginosa. L’azienda ospedaliera locale sta quindi fortunatamente tornando alla normalità, con la riconversione di interi reparti.