Il territorio parla
Caritas Umbria in Kosovo: dall’accoglienza all’azienda; Saronno: medicina territoriale, le case della Comunità; Puglia, turismo: ‘destinazione Brindisi’

Il primo collegamento de Il territorio parla, condotto da Federica Margaritora dal lunedì al venerdì alle 16.35, è con Daniele Morini, Umbria radio.

Un nuovo passo verso l’autonomia e l’indipendenza, anche economica, per i bambini – ormai cresciuti e diventati giovani adulti – accolti in oltre vent’anni di presenza dei volontari italiani nella casa Caritas di Leskoc in Kosovo. Le parole di Massimo Mazzali, volontario di Caritas Umbria.

Nei giorni scorsi è stato inaugurato il caseificio che consente la lavorazione del latte prodotto nell’allevamento bovino e la commercializzazione dei suoi derivati. Il tutto grazie al sostegno economico e organizzativo del caseificio “Fratelli Beneduce” di Sant’Anastasia, nel napoletano, e alla collaborazione di alcuni carabinieri in servizio di polizia militare nella base italiana di Pristina. Le parole di Alessandra Beneduce, caseificio Beneduce di Sant’Anastasia (Na).

Il secondo collegamento è con Massimo Tallarini, Radiorizzonti inBlu, Saronno.

A Saronno la nuova amministrazione, già nel corso della campagna elettorale, faceva riferimento alla necessità di riformare la medicina territoriale e s’ispirava alle esperienze, già concretizzate in altre regioni italiane, delle Case della Salute. Con il Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza vengono previsti fondi destinati a favorire, su tutto il territorio italiano, la costruzione e l’apertura di luoghi, denominati Case della Comunità, dove attivare e sperimentare un nuovo modello di medicina territoriale. Le parole di Liliana Anghinelli, infermiera di Famiglia e di Comunità, Case Manager presso la ASST Valleolona. E l’analisi di Roberto Guaglianone, giornalista, attivista del movimento La società della cura.

Il terzo collegamento è con Carlo Amatori, radio Frate Sole, Brindisi. L’assessorato al turismo e marketing territoriale del comune di Brindisi, dopo aver lanciato nel corso del lockdown 2020, Smart working vista mare: il contest per lavorare in barca a vela, ha organizzato una serie di eventi legati al porto, alle tradizioni, alla storia della città. “Destinazione Brindisi” non è il brand di destinazione, ma è il nome del percorso è un laboratorio aperto alle migliori energie locali e non, per contribuire alla rinascita del territorio. Le parole dell’assessore al turismo, Emma Taveri.