Il territorio parla
Rimini: Fiera del 2022; L’Aquila: Gran Sasso; Canale di Sicilia

Giovedì 28 gennaio Primo collegamento con Simona Mulazzani, di Radio Icaro, Rimini, per parlare delle conseguenze del Covid sugli eventi fieristici previsti e sul settore alberghiero. Un approfondimento sul settore fieristico (IEG gestisce Rimini e Verona è quotata in borsa e ora c’è l’ipotesi di una fusione con la Fiera di Bologna per divenire uno dei poli fieristici più grandi d’Italia) che sta rinviando tutte le manifestazioni, e sull’alberghiero, fermo al palo. Le parole dell’Ad della Fiera, Corrado Peraboni.

Nella seconda parte collegamento con Massimo Alesii, di Radio L’Aquila 1. Il Covid ha azzerato il turismo sulle montagne abruzzesi. L’intero settore del Turismo della Montagna ha ricevuto un durissimo colpo dalla pandemia. Salvo una parziale ripresa dell’estate scorsa sono fioccate le disdette e poi via via il turismo si è di fatto paralizzato anche sul Gran Sasso, che raccoglie migliaia di turisti in inverno dall’Italia centrale e meridionale, soprattutto durante le vacanze di Natale. Forse riaprono gli impianti con nuove normative anti Covid in febbraio, tuttavia gli operatori turistici hanno avuto perdite ingenti e non ancora compensate da adeguati ristori e ormai guardano all’estate per poter recuperare parte del danno subito, come afferma la rappresentante degli Albergatori Aquilani, Ada Fiordigigli, proprietaria di uno dei più noti alberghi alla Base della Funivia del Gran Sasso. Dall’Abruzzo anche la storia di Fontecchio, ‘borgo del respiro’, con la sindaca, Sabrina Ciancone.

In chiusura, collegamento con Mimmo Tornambé, di radio Torre Ribera, Agrigento. Dopo i recenti terremoti in Sicilia si pensa che possa riemergere l’isola ferdinandea, la cosiddetta ‘isola che non c’è’. L’isola Ferdinandea emerse a seguito dell’eruzione di un vulcano sottomarino nel 1831 tra Sciacca e l’isola di Pantelleria. Ma l’anno successivo, a causa dell’erosione del materiale eruttivo di cui era composta, scomparve sotto le acque del canale di Sicilia. Oggi si trova a sette metri di profondità e nelle carte nautiche è indicata come Banco Graham, dal nome inglese dell’isola (Graham Island).