Medici di base, Simg: “Non siamo una lobby”

INTERVISTA A INBLU2000

Intervista di Chiara Placenti:

Cricelli presidente della Società Italiana di Medicina Generale parla a InBlu2000: “Siamo consapevoli che qualcosa deve cambiare ma serve il metodo giusto”

Roma, 23 settembre 2021. “La trasformazione che viene proposta oggi viene proposta con alcune suggestioni che a mio parere sono un po’ birichine ‘una lobby dei medici di famiglia’, noi non siamo una lobby”. Lo ha detto il presidente della SIMG, Società Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie, Claudio Cricelli, in un’intervista a InBlu2000, la radio nazionale DAB della Conferenza episcopale italiana, in merito all’inchiesta di Milena Gabanelli sui medici di base.
“Noi siamo individui – ha spiegato Cricelli – cerchiamo nelle associazioni la nostra forza stando insieme. Non apparteniamo a strutture ospedaliere a reparti. Siamo degli individui che nel territorio si organizzano, questa è il sistema attuale, c’è una quota che viene data per ogni cittadino, quella quota comprende tutto: devi pagare studio, automobile, infermiera, luce, acqua e telefono”.
“Credo che sia il modo scorretto di agire – ha proseguito Cricelli – che ci offende. Nessuno mette in discussione il fatto che sia assolutamente legittimo ripensare l’organizzazione dei servizi sanitari ma questo si fa con un metodo. Ci si mette a sedere si esaminano le possibilità le criticità molto onestamente, lealmente e si cerca di superare migliorare le cose che non vanno”.
“Comunque qualcosa deve cambiare – ha concluso Cricelli a InBlu2000 – qualcosa deve migliorare anche noi siamo consapevoli. Non vogliamo assolutamente difendere l’arretratezza e un’organizzazione sanitaria non corretta. Vogliamo cambiare, vogliamo farlo con un metodo giusto”.