Ministro Fedeli a InBlu Radio: “Su Ius soli Ap ci ripensi. Entro fine ottobre codice trasparenza concorsi università”

Ius soli, Fedeli: “Ap ci ripensi. Ok urne ma c’è contraddizione sociale”

Ministro Istruzione a InBlu, la radio della Cei: “Mi auguro che si arrivi all’approvazione della legge”

Il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli nella sala della Regina di Montecitorio durante il convegno ”Risultati Piano Nazionale Industria 4.0”. Roma 19 settembre 2017. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Roma, 27 settembre 2017. “All’interno di Ap spero che ci riflettano perché è profondamente sbagliato confondere questa scelta di legge con la questione del governo dei flussi migratori che peraltro con il ministro Minniti si sta affrontando in modo largamente condiviso”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, in un’intervista a inBlu Radio, il network delle radio cattoliche italiane della Cei, in merito allo Ius soli, la riforma della legge sulla cittadinanza italiana.
“Stiamo parlando – ha sottolineato il ministro Fedeli – di 840 mila bambini e bambine che sono già dentro i nostri percorsi educativi. In questo secondo me c’è un errore di valutazione: il tema migratorio è un’altra questione. Lo so bene che bisogna tenere conto della dichiarazione impegnativa di un politico serio come Lupi ma francamente era già passata alla Camera. Anche questo è un elemento di riflessione: possibile che noi continuiamo ad avere un luogo come la Camera dove si discute, passa una legge ma che poi viene bloccata al Senato con una riflessione che diventa diversa da parte di alcune forze politiche ? Questo si spiega solo con l’avvicinarsi delle urne che dovrebbe essere un terreno nel quale bisognerebbe avere il coraggio di dire come la si pensa. Facendo politica capisco che le urne sono un elemento del consenso ma è possibile avere il consenso contro 840 mila bambini che già sono nelle nostre scuole ? Mi auguro che ci siano degli sviluppi positivi perché questa è veramente una contraddizione sociale molto seria”.

“Spero tanto – ha proseguito il ministro Fedeli – che si trovino le condizioni politiche e quindi numeriche al Senato per poter approvare la legge, anche perché questi ragazzi sono già nelle nostre classi, studiano la nostra lingua, cantano le nostre canzoni, crescono con i nostri figli e con i nostri nipoti. Francamente noi, che diamo loro anche da un punto di vista educativo contenuti sull’inclusione e sull’importanza di un riconoscimento delle differenze delle origini, dobbiamo costruire comunità insieme. Penso che per loro il fatto di vedere un Parlamento, in questo caso il Senato, che non è in grado di approvare la legge sia fortemente in contraddizione con ciò che diciamo e portiamo nelle scuole. Mi auguro che si posso trovare una soluzione seria e quindi che si possa approvare la legge”.

intervista di Chiara Placenti

Concorsi truccati, Fedeli: “Entro fine ottobre codice trasparenza”

Ministro Istruzione a InBlu, la radio della Cei: “Evento pesante su cui bisogna andare fino in fondo. Rettori università coinvolte si costituiscano parte civile”

Roma, 27 settembre 2017. “Come ci siamo detti ieri con Cantone entro il 15 o massimo a fine ottobre il testo” su un codice di trasparenza sui concorsi universitari “uscirà definitivamente”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, in un’intervista a inBlu Radio, il network delle radio cattoliche italiane della Cei, in merito all’inchiesta dei concorsi truccati all’università e alla proposta di Cantone d’inserire componenti esterni nelle commissioni.
“Sono sei mesi che lavoriamo con Cantone – ha aggiunto il ministro Fedeli – ancora prima di questo evento molto duro e pesante su cui assolutamente bisogna andare veramente fino in fondo. Avevamo iniziato questo lavoro per dare molta più forza e consistenza ad alcune regole di trasparenza, in modo da mettere in circolazione criteri di selezione e anche di rendere più forte la figura del responsabile alla trasparenza e anticorruzione che è prevista nell’insieme delle pubbliche amministrazioni. Tra l’altro questo testo su cui abbiamo lavorato per 4-5 mesi è passato alla consultazione pubblica che è terminata il 15 settembre. Adesso l’Autorità anticorruzione deve raccogliere i pareri e sistemare il testo. A partire da questo ho già deciso di fare un atto d’indirizzo molto forte su quei criteri: inviterò in modo molto forte le università a dotarsi di regole di trasparenza e di questa figura forte che deve sovraintendere alle procedure dei concorsi”.
“Sono disponbile a discutere sulla proposta di Cantone – ha proseguito il ministro Fedeli – e su eventuali altre misure. Ciò che non può avvenire è che passi questa fase e che non succeda niente. Questa sarebbe inaccettabile. Non si può non andare fino in fondo contro chi ha fatto o fa corruzione. I rettori delle università coinvolte in questa indagine valutino la possibilità di costituirsi parte civile. Di fronte a casi di corruzione c’è anche un problema di reputazione e serietà delle stesse università ”.