Strage di Pasqua in Sri Lanka, oltre 300 le vittime

INBLU NOTIZIE

23 aprile 2019 Lutto nazionale oggi in Sri Lanka. A nord di Colombo si stanno svolgendo i primi funerali delle vittime degli attentati di Pasqua. Il numero dei morti è salito a 310. 500 le persone rimaste ferite. Gli attacchi sono stati una “rappresaglia” per la strage nelle moschee di Christchurch del 15 marzo scorso. Dice in Parlamento il vice ministro della Difesa del Paese asiatico. Francesca Manenti analista per l’area asiatica del Centro studi internazionali. Intervista di Chiara Placenti.

 

Migrantes Catania: “La comunità cingalese piange la morte di Haysinth”

Fra le vittime degli attentati nello Sri Lanka c’è anche una cittadina cingalese di 55 anni, Haysinth Rupasingha, impiegata come badante e residente a Catania dagli anni Novanta. Era nel suo Paese natale per le vacanze pasquali, ha reso noto la Migrantes di Catania. Il marito era rimasto in Sicilia. Il direttore di Migrantes Catania, don Giuseppe Cannizzo. L’intervista di Federica Zoja

 

Sri Lanka, allerta massima per nuovi attentati

Rafforzate le misure di sicurezza nello Sri Lanka mentre si fa avanti l’ipotesi di una matrice islamista internazionale per le stragi del giorno di Pasqua. Secondo la Difesa, il movente sarebbe da ricercare nel massacro di musulmani di Christchurch, in Nuova Zelanda. E il Governo avverte: “Probabili nuovi attentati”. Si cerca un furgoncino pieno di esplosivo che potrebbe trovarsi nella capitale Colombo. Intanto, il sedicente Stato islamico rivendica le stragi di cingalesi cristiani e turisti stranieri. Il servizio di Federica Zoja

 

Silvestri, Iai: “Africa e Asia teatri appetibili per l’Isis”

Dopo la débacle del sedicente stato islamico in Siria e Iraq, per i combattenti del terrore Africa e Asia offrono contesti “interessanti”, in virtù di complicati contesti politici ed etnici. Nello Sri Lanka, la contrapposizione fra maggioranza cingalese buddista e minoranza tamil musulmana si presta alla penetrazione di estremismi. Stefano Silvestri, analista esperto di jihadismo internazionale per Iai. L’intervista di Federica Zoja