Enrico Letta a InBlu Radio: un patto governo-cittadini

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L’ex presidente del Consiglio ai microfoni dell’emittente Cei

“La decisione della Bce è importante”. “La Gran Bretagna era un veto continuo”. “Da soli gli olandesi non sono in grado di bloccare tutto”.

 

Roma, 5 giugno 2020. La decisione della Bce di rilanciare gli acquisti di debito per l’emergenza pandemica con altri 600 miliardi di euro “è importante per il tempismo di questa decisione” ha detto Enrico Letta a InBlu Radio, l’emittente radiofonica della Cei, durante il programma ‘Buongiorno in Blu’.

“Dimostra –ha aggiunto l’ex presidente del consiglio italiano –  una volta di più come anche tutta la retorica in Italia molto in voga, cioè che i tedeschi sono quelli che decidono e impongono è una balla. La Bce ha deciso contro il volere della Corte costituzionale tedesca, che imponeva che la Banca centrale tedesca si staccarsi da decisioni Bce o comunque la metteva in una situazione di forte tensione. È una notizia fondamentale”

Per Letta una considerazione da fare “è che tutto questo è stato possibile grazie all’uscita della Gran Bretagna. Londra era un veto continuo su temi come questi, su un’Europa sociale. E anche i veti ‘più piccoli’ come quelli dell’Olanda trovavano un fortissimo alleato. Non è un caso che appena usciti gli inglesi nasca un capitolo sociale di risposta europea alla crisi. Non era mai successo fino ad oggi, perché per i veti britannici la linea era che ogni paese il sociale se lo gestisce a modo suo”.

“La sanità – aggiunge Letta a InBluradio – non è competenza europea. A tutti quelli che all’inizio della crisi chiedevano ‘cosa fa L’Europa sul Covid’, la risposta è: l’Europa non aveva competenze. Forse adesso tutte queste cose possono evolvere. Anche lo spauracchio di un veto olandese è molto molto debole. Da soli gli olandesi non sono in grado di bloccare tutto”.

Sul voto all’unanimità, Letta dice che “è un limite per l’Europa andrebbe tolto da tutte le decisioni importanti”.

Quanto al Mes “non ha alcun senso basta fare del Mes il complotto mondiale. L’unica condizionalità è usarlo per le spese sanitarie.  Quante cose si potrebbero fare. Io penso per esempio a un piano di mille centri di telemedicina diagnostica digitale da mettere in uno dei mille comuni remoti montani lontani un’ora da ogni ospedale”. “In questo momento – precisa a InBluradio Enrico Letta-  chi governa a livello nazionale e regionale deve essere bravo a fare le cose giuste e a mettere bene in equilibrio annunci e aspettative” . Ritiene che sarebbe importante “un patto con i cittadini spiegando le priorità, i tempi di ciò che si fa”. Un timore? “Il ritorno del contagio. Il tasso di frustrazione e delusione sarebbe enorme”.