Chiesa e Comunità
Costruire comunità. Don Mattia Ferrari con Mediterranea e Giuseppe Notarstefano presidente di Azione Cattolica nell’orizzonte del Sinodo

4 giugno 2021

Trentasette persone migranti, solo due maggiorenni, quindi quasi tutti minori provenienti da Egitto ed Eritrea, sono stati soccorsi a dieci miglia circa dalle coste della Locride dalla Guardia di finanza di Roccella Ionica. Ieri la notizia di un altro naufragio di fronte alle coste della Tunisia, mentre stamani al confine di Ventimiglia ventisei persone sono state intercettate mentre cercavano di passare il confine su due tir. I movimenti di popoli in primo piano nella puntata di Chiesa e comunità di venerdì 4 giugno, mentre l’Europa continua a negoziare accordi al ribasso e solo sulla base di interessi di parte. Nei giorni scorsi l’inviato di Avvenire, Nello Scavo, sotto scorta a seguito delle sue inchieste giornalistiche sul traffico di persone dalla Libia, ha reso noto che anche don Mattia Ferrari, giovane sacerdote della diocesi di Modena Nonantola e cappellano della nave della ong Mediterranea è stato fatto oggetto di velate minacce attraverso canali social vicini alla mafia libica. Alessandra Giacomucci ha raggiunto a Palermo don Mattia, impegnato in una giornata di confronto con quanti in tuta Europa hanno a cuore la sorte e la vita delle persone che si mettono in viaggio per cercare futuro lontano dalla propria martoriata terra.
L’Azione Cattolica, al termine di un inteso percorso assembleare, ha un nuovo presidente nazionale. Giuseppe Notarstefano, 51 anni, ricercatore alla Lumsa, una lunga esperienza associativa in consiglio nazionale per l’Acr e poi nel settore adulti. Ai microfoni di Chiesa e comunità racconta come vive questo passaggio di servizio nell’orizzonte ormai prossimo del cammino sinodale che la Chiesa italiana si prepara a fare innestato nel grande orizzonte del Sinodo dei vescovi che partirà a ottobre prossimo.