Politica: l’incarico a Carlo Cottarelli, la bagarre intorno al Capo dello Stato. E le parole del Papa i medici cattolici: sempre dalla parte della vita

Ecclesia

La situazione politica e istituzionale in primo piano anche in Ecclesia di lunedì 28 maggio. Dopo le tensioni sul nome di Paolo Savona all’economia e il passo indietro del premier incaricato Conte, le parole di fuoco di Lega e Movimento 5 Stelle verso il Colle e il nuovo tentativo di dare un governo al Paese con l’incarico conferito a Carlo Cottarelli: uno scenario complesso e per alcuni versi inedito che è stato commentato da padre Giuseppe Riggio, caporedattore di Aggiornamenti Sociali, la rivista dei gesuiti dedicata a indagare gli snodi della vita sociale, politica ed economica nell’orizzonte della dottrina sociale della Chiesa. sempre su questo tema anche l’intervista la presidente nazionale dell’Azione Cattolica Matteo Truffelli che ha parlato della nota con cui la presidenza dell’associazione ha ribadito la stima e la gratitudine per il Presidente Mattarella, invitando le forze politiche a lavorare davvero per il bene comune e ribadendo la necessità che ogni cittadino faccia la propria parte “per affrontare questa difficile fase storica con un forte senso del Bene comune e del rispetto reciproco, perseguendo la ricerca non pregiudiziale di ciò che rappresenta l’autentico interesse dell’Italia e promuovendo un reale confronto con le opinioni di ciascuno. Perché la politica torni a essere costruzione di un futuro comune”.

La pagina conclusiva è stata dedicata al Papa con la messa a Casa Santa Marta e prima con l’udienza alla Federazione internazionale delle associazioni dei medici cattolici con i quali Francesco ha ribadito come la Chiesa sia per la vita, sempre. “Siete chiamati ad affermare la centralità del malato come persona e la sua dignità con i suoi inalienabili diritti, in primis il diritto alla vita. Va contrastata la tendenza a svilire l’uomo malato a macchina da riparare, senza rispetto per principi morali, e a sfruttare i più deboli scartando quanto non corrisponde all’ideologia dell’efficienza e del profitto”, ha detto loro il Papa chiedendo loro un impegno “anche a difesa della libertà di coscienza, dei medici e di tutti gli operatori sanitari. Non è accettabile che il vostro ruolo venga ridotto a quello di semplice esecutore della volontà del malato o delle esigenze del sistema sanitario in cui lavorate”.