Sicilia, don Prisutto denuncia le morti del petrolchimico

23 aprile 2019

L’ambiente distrutto, le malattie, in particolare tumori, i bambini malformati. Sono le conseguenze, secondo don Palmiro Prisutto, arciprete di Augusta, dell’inquinamento del polo petrolchimico siracusano che coinvolge i comuni di Augusta, Priolo Gargallo e Melilli. Le attività preponderanti dell’insediamento sono la raffinazione del petrolio, la trasformazione dei suoi derivati e la produzione energetica. A partire dalla metà degli anni ottanta le attività industriali si sono ridotte notevolmente determinando seri problemi di riconversione e necessità di bonifica del territorio.

Il vescovo di Matera con gli operai della Ferrosud, l’azienda che fabbrica i vagoni dei treni rischia la chiusura. Gli 85 lavoratori sono in sciopero da tempo. E’ l’intera zona a vivere una depressione occupazionale. Monsignor Giuseppe Caiazzo richiama l’attenzione sulla situazione.

Ci trasferiamo ora nella diocesi di Piana degli Albanesi in Sicilia, meglio nota come eparchia per la sua origine di chiesa di rito orientale, bizantina cattolica. Abbiamo raggiunto Monsignor Giorgio Demetrio Gallaro per conoscere come celebrano la Pasqua