Coronavirus, Guerra (Oms): “Ue è stata la grande assente. Non siamo grandi comunicatori”

PIAZZA INBLU

Intervista di Chiara Placenti:

Il direttore vicario a InBlu Radio: “Virus tornerà ad alzare la testa. Vaccino non prima fine primo semestre 2021”

Roma, 10 giugno 20202. “La lettera della Merkel e Macron alla von der Leyen credo sia appropriata e tempestiva. L’Unione europea non ha brillato per coesione, capacità di concertazione e supporto agli Stati membri anzi è stato proprio il contrario. L’Ue è stata la grande assente nei momenti iniziali dell’epidemia. Non solo sul fronte economico ma anche su quello sanitario”. Lo ha detto il direttore vicario dell’Oms, Ranieri Guerra, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei.
“All’inizio dell’epidemia – ha aggiunto Guerra – abbiamo visto una cosa disdicevole: l’accaparrarsi di strumenti di protezione come le mascherine. Questa è una cosa che non vogliamo più vedere”.
“Noi dell’Oms”, ha proseguito Guerra in merito alla disinformazione durante l’emergenza Covid-19, “non siamo dei grandi comunicatori, bisogna riconoscerlo. Parliamo spesso in maniera abbastanza astrusa. Certamente la titolistica della stampa ha fatto molto male. Leggendo un titolo o un richiamo anche scandalistico il contenuto dell’articolo è sempre diverso. Servirebbe un po’ di cautela”.
“Al momento – ha aggiunto Guerra a InBlu Radio – ci sono circa 80 vaccini candidati e 4-5 sono in fase avanzate e molto promettenti. E su questi stiamo puntando molto. La previsione è che nel primo trimestre del 2021 ci sia una conferma di validità e poi l’avvio della produzione. Però non credo che prima della fine del primo semestre 2021 avremo un vaccino a disposizione. Vogliamo che quando ci sarà un vaccino diventi un bene globale e non sia soggetto alla commercializzazione spinta”.
“Con il Covid-19 – ha ricordato Guerra a inBlu Radio – niente è scritto nel granito, ci prende continuamente di sorpresa. Stiamo imparando ora a conoscerlo. Le nostre terapie intensive si stanno svuotando perché distanziamento sociale e comportamenti individuali stanno avendo successo. La nostra valutazione non dice che il clima caldo contribuisce alla lotta al virus, vediamo cosa sta accadendo in Brasile o in India”.
“Il virus – ha concluso Guerra a inBlu Radio – tornerà ad alzare la testa con l’aumento dei contatti. Se riusciremo a mantenere i distanziamenti e capire che c’è un pericolo nelle aggregazioni, nei rapporti sociali non ci sarà una nuova ondata massiccia ma solo micro-focolai diffusi che il nostro sistema sanitario riuscirà ad intercettare e limitare impedendo così un’ondata epidemica”.