Politica – La tenuta del governo alla prova del Recovery plan e della riforma del Mes. I contenuti della riforma.

7 dicembre 2020

Un doppio Consiglio dei ministri sul Recovery Plan, con la possibile chiusura sul piano che potrebbe cadere mercoledì sera in una nuova riunione del governo. E’ questa l’ipotesi più plausibile dopo il “no” di Italia Viva alla task force sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, circola negli ambienti della maggioranza. Questa fase del recovery Plan deve essere chiusa prima che il premier Giuseppe Conte, giovedì prossimo, voli al Consiglio Ue di Bruxelles. Il confronto, oltre che sulla cabina di regia, è sull’intera partita del Next Generation Eu, a cominciare dalle risorse delle sei macro-aree che definiscono il Recovery plan italiano. E mercoledì il governo è alla prova anche sulla riforma del Mes che deve essere vota in Parlamento. Per il Recovery ci sarebbero risorse per 196 miliardi da distribuire alle 6 macro-aree: alla digitalizzazione e innovazione saranno destinati 48,7 miliardi, all’area “rivoluzione verde e transizione ecologica” 74,3 miliardi, al settore Infrastrutture per una mobilità sostenibile 27,7 miliardi. Il capitolo “istruzione e ricerca” può contare su 19,2 miliardi, quello sulla Parità di genere su 17,1 miliardi, secondo la bozza. L’area sanità , infine, conterà su 9 miliardi. Focus con Leonardo Becchetti, economista, Università di Roma Tor Vergata. È il tema della puntata di Buona la prima, condotto da Federica Margaritora, in onda dal lunedì al venerdì alle 18.13. Il programma, che approfondisce le notizie del giorno, apre con i desk dei principali quotidiani nazionali e locali: oggi la prima pagina de Il Sole 24 Ore, con Jean Marie Del Bo, vicedirettore, e la prima pagina de Il Mattino di Napoli, con Aldo Balestra, del desk centrale.