Il territorio parla
Umbria: ritorno in aula per le primarie; Alessandria: no al Deposito nazionale rifiuti radioattivi; Cosenza: protesta sindacati per disorganizzazione vaccinazioni

22 marzo 2021. Il primo collegamento de Il territorio parla, condotto da Federica Margaritora, dal lunedì al venerdì, alle 16.20 è con Fabio Luccioli, di Radio gente Umbra. Ritorno in aula per gli studenti umbri, ma non per tutti. Con un’ordinanza firmata nella tarda serata di venerdì, infatti, la presidente della Regione, Donatella Tesei, ha stabilito la ripresa della didattica in presenza per i nidi, le scuole dell’infanzia e le primarie, ma solo in quei territori in cui si registra un’incidenza inferiore ai 200 casi per 100mila abitanti. Nella maggior parte dei comuni le porte delle scuole sono tornate a spalancarsi dopo quasi due mesi di stop. Da oggi, dunque, il ritorno in classe per molti, mentre permane la Dad per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Sul fronte vaccini, invece, scoppiano le polemiche in Umbria dopo che nella giornata di domenica sono state sottoposte a vaccinazione categorie extra rispetto a quelle previste. È il caso degli avvocati, finiti al centro di una vera e propria bufera. Bufera a cui, nella mattinata di lunedì, sembra aver posto fine il commissario straordinario all’emergenza Covid, il generale Francesco Figliuolo, che avrebbe annunciato l’invio anche in Umbria di un esperto di pianificazione per la rielaborazione del piano vaccinale. Rielaborazione che prevede l’abolizione delle “categorie” e la vaccinazione esclusiva di anziani e fragili. A Spello si lavora per la decima edizione del Festival del cinema dedicato ai professionisti del dietro le quinte. È in piena attività la macchina organizzativa del “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema”, Festival che da dieci anni ormai celebra i professionisti del dietro le quinte (scenografi, sceneggiatori, costumisti, autori della fotografia, esperti del suono etc.). La decima edizione si terrà in presenza il prossimo mese di giugno. Negli scorsi giorni sono stati annunciati gli 11 film italiani e i 7 film internazionali in concorso. Le parole di Donatella Cocchini, presidente del “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri”.
Il secondo collegamento è con Luca Sturla, di Radio PNR Alessandria. La provincia di Alessandria è sempre più schierata per il no al Deposito Nazionale di Rifiuti Radioattivi. A Casale Monferrato, infatti, il Consiglio Comunale si è espresso all’unanimità contro la proposta di Sogin. Per i consiglieri è impossibile scegliere in un territorio tutelato dall’Unesco un’area «di 110 ettari, pari a 220 campi da calcio, proposto in aree con falde acquifere superficiali, tutt’altro che disabitate, con tratte ferroviarie che le corrono accanto e dove da anni esiste un’agricoltura di pregio». Proprio per questo motivo il Capogruppo di Leu alla Camera, Federico Fornaro, ex sindaco di Castelletto d’Orba, aveva presentato un emendamento al Milleproroghe sul deposito nucleare che allunga i tempi per le controdeduzioni delle amministrazioni locali. Tale emendamento è stato accolto. Negli ultimi giorni, infine, Fornaro si è espresso contro il deposito nelle aree presentando una mozione per chiedere il “No alle aree agricole di pregio e con siti Unesco”. Dello stesso avviso anche altri 40 primi cittadini della provincia capeggiati dal sindaco di Castelletto Monferrato Gianluca Collletti.
Il terzo collegamento è con Michela Curcio, di Radio Jobel Cosenza e con Rubens Curia, portavoce ‘Cominità competente’. I sindacati in protesta a Cosenza: la campagna vaccinale è lenta e disorganizzata Ritardi e disfunzioni nella campagna vaccinale in Calabria: questa volta a scendere in piazza a Cosenza sono tutti e tre i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, che hanno anche presentato in merito un esposto-denuncia unitario alla Procura della Repubblica di Cosenza e alla Corte dei Conti. “Ci sono 11 milioni di Euro non utilizzati o utilizzati in piccolissima percentuale con nessuna assunzione o attivazione di posti letto dedicati ai malati Covid. Ci chiediamo perché non vengono spesi i soldi”, hanno spiegato i rappresentanti sul territorio.