Chiesa e comunità
Rifugiati: guardarli negli occhi per ritrovare dignità

Sono più di 82 milioni le persone che nel 2020 si sono messe in cammino per cercare vita lontano da violenza, guerra, sfruttamento. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha reso noto l’imponente movimento che attraversa i popoli nella presentazione dell’annuale Global Trends, a due giorni della Giornata mondiale del rifugiato. A questo è stata dedicata la prima pagina di Chiesa e comunità di venerdì 18 giugno nella quale Alessandra Giacomucci in studio ha dialogato con padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli il servizio dei gesuiti per i rifugiati. Occasione per guardare in profondità dentro l’esigenza di futuro per cui le persone lasciano la propria terra segnata da conflitti e dentro la paura che ostacola l’accoglienza e quindi la costruzione di una società plurale e viva. Proprio al tema “Rifugiati: riscopriamo il volto dell’ospitalità” è dedicato alle 18 di oggi il colloquio sulle migrazioni promosso dal Centro Astalli dove insieme a padre Camillo Ripamonti partecipano il cardinal Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino, e Lucio Caracciolo, direttore di Limes. Un’occasione per ribadire l’opportunità che sempre l’incontro con l’altro offre e per tornare a fare esperienza del fatto che si tratta di persone la cui dignità va riconosciuta e promossa.
E poi microfoni aperti sul secondo seminario promosso in vista delle Settimane Sociali in agenda a Taranto il prossimo ottobre. Dopo lo sguardo da sud di sabato scorso, oggi e domani si parla del Centro Italia. “L’Italia riparte: visioni di futuro. #tuttoèconnesso”: questo il tema della due giorni che nel pomeriggio prosegue con i laboratori di confronto. Tra i contributi di oggi quello del vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini.