Il territorio parla
Umbria, piccoli Comuni contro tagli; Brescia, bullismo: polizia postale nelle scuole; Portofino: polemiche per realizzazione Parco nazionale

27 settembre 2021 

Il primo collegamento de Il territorio parla, condotto da Federica Margaritora dal lunedì al venerdì alle 16.35, è con Radio Gente Umbra, Fabio Luccioli.
Prosegue, in Umbria, la battaglia portata avanti dai piccoli Comuni e dall’Anci contro il taglio dei servizi che rischia di impoverire sempre di più le aree interne del Cuore verde d’Italia, privandole di servizi essenziali per i cittadini ma anche per i turisti. Il riferimento è alle paventate chiusure delle filiali bancarie da parte delle “case-madri” e di quelle postali annunciate da Poste Italiane, ma non solo. Negli ultimi mesi ha, infatti, preso sempre più corpo un’altra emergenza, quella legata alla carenza di medici di medicina generale. Tutte questioni che, anche negli scorsi giorni, sono finite al centro di tavoli di incontro e confronto promossi dall’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni dell’Umbria, presieduta da Michele Toniaccini. A cominciare da quello con i rappresentanti umbri di Camera e Senato, grazie ai quali le tre vicende dovrebbero approdare in Parlamento. Tra le strade ipotizzate anche il diretto coinvolgimento di Anci nazionale come interlocutore privilegiato per discutere la questione direttamente con il premier Draghi. A distanza di pochi giorni un nuovo vertice, questa volta con Banca Italia, che si è detta aperta al dialogo, trovando un punto di equilibrio tra la digitalizzazione e i servizi ai cittadini. L’azione di Anci Umbria, al fianco dei piccoli Comuni, dunque, va avanti con un unico obiettivo, quello cioè di dare risposte alle esigenze ed alle istanze dei cittadini. Le parole di Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria.

Il secondo collegamento è con Stefania Brunelli radio ECZ Brescia.
Bullismo e cyberbullismo. La situazione è preoccupante anche nella nostra provincia. Difficile tradurre in numeri questo fenomeno ma dai sondaggi effettuati tempo fa risulta che a Brescia almeno un ragazzo su 3 ha ammesso di aver subito episodi di bullismo e cyberbullismo. Il lungo periodo di lockdown sembra avere peggiorato le cose perché per molto tempo la rete è stata l’unica valvola di sfogo per giovani e giovanissimi. Per capirlo è sufficiente leggere i più recenti fatti di cronaca: le quattro quindicenni bresciane finite agli arresti domiciliari ( ma del branco facevano parte anche tre ragazze appena quattordicenni e quindi non perseguibili) per avere letteralmente perseguitato, virtualmente e fisicamente, una coetanea per oltre due mesi. Per questo anche la Questura di Brescia da tempo ormai è scesa in campo con tante iniziative per cercare di sensibilizzare ragazzi, adulti ed educatori su questi fenomeni ormai diventati problemi sociali. Le parole di Domenico Geracitano, poliziotto della Postale in forza alla Questura di Brescia, esperto di bullismo e cyberbullismo
Il terzo collegamento è con Radio Aldebaran, Chiavari, Marco Pagliettini. Polemiche per il Parco nazionale di Portofino. Quattro anni fa è stato di fatto istituito con la Legge finanziaria. Da allora però non è stato più fatto nulla. Un’associazione ambientalista ha fatto ricorso al Tar ed il Tar qualche mese fa ha intimato al Ministero di tracciare i confini. Un mese dopo il Ministero lo ha fatto, allargando di molto quelli che sono i confini dell’attuale parco regionale. Da lì è iniziata la polemica, perché alcune amministrazioni il Parco non lo vogliono. Recentemente c’è stato un incontro con il ministro Cingolani, il quale ha detto che entro fine settembre avrebbe predisposto una nuova perimetrazione. Ora sono tutti in attesa. Ovviamente c’è una spaccatura tra chi vuole il parco e possibilmente bello largo e chi lo vuole il più stretto possibile.